Secondo l'accusa i due gruppi erano dediti alla commissione di diversi reati, tra cui associazione per delinquere finalizzata al traffico e alla produzione di sostanze stupefacenti, traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi da sparo clandestine
A Catania la polizia ha eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di 28 indagati nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia contro due organizzazioni criminali. Secondo l'accusa i due gruppi erano dediti alla commissione di diversi reati, tra cui associazione per delinquere finalizzata al traffico e alla produzione di sostanze stupefacenti, sia cocaina che marijuana, traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi da sparo clandestine.
Le due bande
Secondo quanto accertato, il primo gruppo trafficava in cocaina e aveva la propria base operativa nel quartiere di San Giovanni Galermo. Il secondo era dedito al traffico di marijuana e aveva la propria base operativa nel quartiere di San Berillo Nuovo. Durante le indagini, in un loculo del cimitero di Catania gli agenti hanno trovato un sacco utilizzato per il trasporto delle salme con dentro una pistola mitragliatrice con la matricola cancellata, una pistola semiautomatica calibro 7.65 anch'essa con la matricola cancellata, una pistola semiautomatica Colt Super 38 Automatic e munizioni di diverso calibro, anche da guerra. In un parcheggio di via Della Bainsizza gli agenti trovarono, inoltre, una pistola semiautomatica calibro 44 Magnum con la matricola cancellata e completa di caricatore con sei proiettili, un revolver Smith Wesson calibro 357 Magnum con sei proiettili e un giubbotto antiproiettile.
Le indagini
Il provvedimento restrittivo è stato emesso al termine di indagini, coordinate dalla Dda e svolte dalla Squadra Mobile tra l'ottobre del 2018 e l'agosto del 2019, iniziate in seguito del ferimento a colpi d'arma da fuoco di Anthony Scalia, di 20 anni, avvenuto la sera del 30 settembre del 2018, e del tentativo di omicidio commesso la sera del 12 novembre del 2018 ai danni di Giuseppe La Placa, di 43 anni, ritenuto appartenente al clan mafioso Cappello-Bonaccorsi. All'indomani del ferimento Scalia fu arrestato perché trovato in possesso di 675 grammi di marijuana.
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