Migranti, in 280 sbarcano a Lampedusa: sette morti. Aperta inchiesta

Sicilia
©Ansa

"Ancora una tragedia, ancora una volta piangiamo vittime innocenti", dice il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello. Intanto, lo screening anti Covid per le persone approdate sull'isola sarebbe al momento fermo perché mancherebbe il materiale necessario per fare i tamponi

ascolta articolo

Salgono a sette le vittime dell'ultimo sbarco avvenuto nella notte a Lampedusa: tre cadaveri sono stati trovati sul barcone, dai militari della guardia di finanza e della Capitaneria di porto, al momento del soccorso. Altri quattro migranti sono morti poco prima di arrivare sulla terraferma. Tutti sarebbero deceduti per ipotermia. Il barcone era stato avvistato a circa 24 miglia a sud di Lampedusa, in area di responsabilità Sar italiana, quando è scattato il soccorso.

Intanto, la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta, a carico di ignoti. Per il procuratore capo Luigi Patronaggio (che si è complimentato con i comandanti delle unità navali intervenute) e l'aggiunto Salvatore Vella si configura morte o lesioni come conseguenza di altro delitto legato al reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Sono, come sempre, in corso le indagini per identificare gli scafisti e gli organizzatori della traversata.

La nota della Guardia costiera

L'intervento di soccorso "era iniziato diverse ore prima in acque territoriali tunisine. Le autorità tunisine avevano da subito coordinato le operazioni inviando in soccorso una nave, che nelle successive attività di ricerca non ha individuato l'unità in difficoltà". Lo precisa la Guardia costiera italiana. Il barcone era stato individuato in prossimità delle acque di responsabilità italiane per la ricerca e soccorso da un velivolo Frontex, inviato in area per le operazioni di ricerca. E' stato quindi raggiunto da due motovedette della Guardia Costiera partite da Lampedusa. Presenti in area una motovedetta della Guardia di Finanza e l'unità ong Aita Mari che hanno garantito una cornice di sicurezza alle attività di soccorso. "Durante le operazioni, rese particolarmente complesse a causa delle difficili condizioni meteomarine - informa ancora la Guardia costiera - sono stati trovati senza vita a bordo del barcone tre migranti. Altri quattro migranti, apparsi già in condizioni disperate ai medici del Cisom presenti a bordo delle unità della Guardia Costiera, sono morti prima di arrivare sull'isola. Dai primi accertamenti eseguiti, la causa della morte dei 7 migranti è verosimilmente dovuta ad ipotermia".

I trasferimenti

Da quanto appreso, i 280 sbarcati stanotte sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola, ma, secondo quanto apprende l'Adnkronos, lo screening anti Covid sarebbe al momento fermo perché mancherebbe il materiale necessario per fare i tamponi. Intanto, 84 minori non accompagnati che si trovavano nell'hotspot sono stati imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle (Agrigento). Previsto, per oggi, non appena la nave quarantena riuscirà ad attraccare a Cala Pisana, il trasferimento di altri 136 ospiti della struttura di primissima accoglienza dove dovrebbero rimanere 425 ospiti a fronte di una capienza prevista per 250 persone.

Le dichiarazioni

"Ancora una tragedia, ancora una volta piangiamo vittime innocenti - dice il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello - qui continuiamo a fare la nostra parte tra mille difficoltà, nonostante il governo italiano e l'Europa sembrano avere dimenticato Lampedusa e i lampedusani. Ma non possiamo andare avanti da soli ancora per molto".

Orlando: “Sette morti nell'indifferenza della Ue”

"Sette giovani bengalesi sono stati stroncati da ipotermia a poche miglia dalla costa di Lampedusa. Ancora una volta, nell'indifferenza dell'Unione europea, si è consumata l'ennesima inaccettabile tragedia nel Mar Mediterraneo", ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. "Proprio in queste ore - ha aggiunto - ho inviato una lettera alla nuova Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, sottolineando l'urgenza di istituire RECS (Rescue European Civil Service), un organismo europeo che si faccia carico del salvataggio delle vite in mare. Un appello che rilancio, con ancora più forza, dopo il dramma avvenuto stanotte. L'Unione europea ha il dovere di lavorare per rendere il Mediterraneo un luogo di pace e di dialogo e non può rimanere indifferente ad un vero e proprio genocidio". Orlando ha poi espresso "dolore per la scomparsa di queste giovani vittime e solidarietà all'isola di Lampedusa, che con Palermo e altre decine di città europee tra cui Potsdam, Parigi, Barcellona, Atene, Marsiglia, fa parte dell'Alleanza Internazionale dei Porti sicuri istituita proprio a Palermo lo scorso giugno in occasione del convegno From Sea To The City. Lampedusa, così come i tanti comuni che devono far fronte agli sbarchi, non possono essere lasciati soli dal governo italiano e dalle istituzioni europee".

I più letti