"La Regione Siciliana si è subito attivata, assieme al Comune, con le sue strutture sul territorio, per mettere in sicurezza la Scala dei Turchi e ripulire l'area danneggiata, dopo il vile atto di vandalismo di ieri”, ha detto il governatore Nello Musumeci
I tecnici della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento e numerosi volontari sono al lavoro per ripulire la scogliera di marna bianca di Scala dei Turchi, uno dei luoghi più belli e suggestivi della Sicilia, imbrattata di rosso da alcuni vandali.
L'intervento per ripulire la Scala dei Turchi
Sul posto si sono recati di buon mattino i tecnici del Comune di Realmonte, due funzionari della Soprintendenza e numerosi volontari, che stanno aspirando la polvere, per poi ripulire l'area con l'aiuto di una idropulitrice: "Li ringrazio tutti - sottolinea Musumeci - per il generoso atto di civismo e di scrupolosa responsabilità dimostrati".
Procuratore Patronaggio: “All'opera la 'meglio gioventù'”
"Ripulire la Scala dei Turchi è una bella pagina della 'meglio gioventù' siciliana", ha detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, commentando l'opera di decine di volontari. La Procura di Agrigento ha aperto a carico di ignoti un fascicolo per danneggiamento di beni avente valore paesaggistico, delegando l'attività investigativa ai carabinieri della compagnia di Agrigento che sono coordinati dal maggiore Marco La Rovere. Nelle prossime ore verranno eseguiti gli esami sul materiale repertato e sequestrato, ma andranno avanti anche le verifiche sulle rivendite del materiale utilizzato dai vandali per sfregiare il sito.
Musumeci: “Messaggi rassicuranti circa il ripristino”
"La Regione Siciliana - spiega il governatore Nello Musumeci - si è subito attivata, assieme al Comune, con le sue strutture sul territorio, per mettere in sicurezza la Scala dei Turchi e ripulire l'area danneggiata, dopo il vile atto di vandalismo di ieri. Dalla Soprintendenza e dalla Protezione civile di Agrigento ricevo messaggi rassicuranti circa il ripristino della scogliera. Il materiale rosso sversato è riconducibile a ossido di ferro in polvere e questo non ha costituito per fortuna un grosso rischio".