Sciacca, trovati i resti di 5 soldati Usa morti nel 1943

Sicilia
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La ricerca era cominciata nel 2017. All’operazione hanno preso parte trenta soldati statunitensi e un archeologo. I reperti verranno trasferiti nei laboratori di Omaha, in Nebraska, per comparare il Dna con quello dei parenti ancora vivi

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I resti di un bombardiere americano B25, abbattuto vicino Sciacca nel 1943, e di cinque dei sei avieri che vi erano a bordo, sono stati ritrovati grazie a una missione in Sicilia del Dipartimento americano della Difesa. All’operazione hanno preso parte trenta soldati americani e l'archeologo Clive Vella, che hanno scavato per un mese e mezzo. Ieri, 20 dicembre, sono rientrati negli Stati Uniti con i reperti recuperati, che verranno trasferiti nei laboratori di Omaha, in Nebraska, per comparare il Dna con quello dei parenti ancora vivi.

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Ricerca iniziata nel 2017

La ricerca ha avuto inizio nel 2017, come ha spiegato Vella: "Dopo uno studio storico del rapporto scritto all'epoca avevamo contezza che il punto dove l'aereo è caduto si trovava a circa 1,5 chilometri dal centro di Sciacca. Poi - ha raccontato - nel 2017 siamo venuti per la prima volta a ispezionare la zona e con un metal detector ci siamo accorti che c'erano parti metalliche che, presumibilmente, appartenevano all'aereo che cercavamo". Vella ha riferito che "l'unica indagine su questo Bombardiere abbattuto fu fatta nel 1944 dall'American Graves Registration Service che accertò la presenza di alcune parti dell'aereo". Il bombardiere era stato abbattuto il 10 luglio 1943, durante il Secondo Conflitto Mondiale: partito dalla Tunisia sarebbe dovuto atterrare all'aeroporto 'fantasma' di Sciacca ma venne colpito dalla contraerea tedesca. "Già tre familiari dei cinque soldati dispersi sono stati informati della nostra ricerca e collaboreranno con noi", ha fatto sapere l'archeoogo. L'identità dei cinque militari dispersi, seppur conosciuta dagli uomini del Dipartimento, per ragioni militari e di sicurezza non verrà resa nota, "sino a quando non si completeranno le operazioni di avvenuta certezza dell'identità con gli esami sui frammenti ossei che potremo trovare", ha concluso Vella.

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La campagna

"La nostra missione è quella di cercare, identificare e restituire ai familiari i resti dei nostri fratelli americani morti nel mondo durante i conflitti - ha illustrato il capitano Neal Gupta - non vogliamo lasciare nulla al caso ma ridare onore, anche dopo così tanto tempo, agli americani che sono caduti in conflitto". Sono 82mila le vittime originarie degli Usa in 41 Paesi, 27.500 soltanto nell'area euro-mediterranea, 1.400 in Italia. In Sicilia i dispersi del Secondo conflitto mondiale sono 127, di cui 61 sono sepolti come sconosciuti nei cimiteri di Nettuno e Firenze. Solo nel 1943 gli incidenti aerei accertati sono stati 52 (con 128 soldati coinvolti), di cui non si sono trovati più i resti.

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