Taormina, corruzione in appalti settore acquedotto: 5 misure cautelari

Sicilia

Un funzionario è stato interdetto dal servizio per un anno dal Gip di Messina, mentre per quattro imprenditori è stato disposto il divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica amministrazione per un periodo compreso tra 6 e 10 mesi

Guardia di finanza e polizia di Stato hanno eseguito cinque misure cautelari

interdittive nei confronti di un funzionario del settore acquedotto dell'Asm di Taormina e di quattro imprenditori, accusati di peculato, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e violazioni alla normativa in materia di subappalto. Al centro dell'inchiesta le attività del settore acquedotto dell'Azienda servizi municipalizzati di Taormina. Il dipendente pubblico è stato interdetto dal servizio per un anno dal Gip di Messina, mentre per gli imprenditori è stato disposto il divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica amministrazione per un periodo compreso tra 6 e 10 mesi.

Le indagini

Al centro dell'inchiesta presunte "anomalie nell'affidamento e nella gestione dei servizi e delle attività afferenti il settore acquedotto dell'azienda". Dalle indagini sarebbero emersi "una eccessiva frammentazione dei lavori ed un frequente ricorso alla trattativa privata o all'affidamento diretto a favore di un limitatissimo numero di ditte compiacenti" Il funzionario, "ritenuto la figura centrale" dell'inchiesta, inoltre, si "sarebbe appropriato di materiale idraulico di proprietà dell'Asm del valore di circa 1.000 euro e di alcuni contatori in ottone dismessi, vendendoli a terzi per oltre 2.000 euro e acquistando, con il ricavato, una caldaia e dei radiatori da installare a casa". Al funzionario è contestato anche "l'aver richiesto ad un imprenditore, che accettava, di assumere a tempo determinato il proprio figlio, offrendogli in cambio informazioni sulle offerte presentate da ditte concorrenti" ed "annullando procedure già concluse, al solo fine di favorirlo". I provvedimenti sono stati notificati dalla squadra mobile di Messina e dal commissariato di Taormina e, per la guardia di finanza, dal Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Messina e dalla compagnia di Taormina.

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