Continua intanto il monitoraggio delle forze dell’ordine dopo il naufragio verificatosi all’alba di ieri: nessun corpo è stato ancora recuperato
Un barcone, con a bordo 63 migranti, è stato soccorso stanotte, al limite delle acque nazionali, dalla motovedetta Cp 312 della guardia costiera. Nel gruppo di persone provenienti da Egitto, Eritrea, Costa d'Avorio, Senegal, Guinea e Ghana, anche due donne. L'imbarcazione, che è partita dalla Libia, è stata lasciata alla deriva e tutti i migranti dopo il trasbordo sull'unità di soccorso sono stati portati all'hotspot di Lampedusa.
Successivamente sono avvenuti altri due sbarchi, uno con 188 migranti provenienti dal Bangladesh e un altro con 59 subsahariani, che complessivamente hanno portato sull'isola 310 persone.
Proseguono le ricerche dei 10 dispersi
Intanto, per tutta la notte, sono andate avanti - con le motovedette della Guardia costiera, carabinieri e guardia di finanza - le ricerche fra Lampedusa e l'isolotto di Lampione dei 10 dispersi dopo il naufragio verificatosi all'alba di ieri di un barcone con 63 migranti. Non è stato recuperato ancora nessun corpo.
Il racconto dei superstiti
"Ho visto le mie due sorelle scomparire in mare…" ha raccontato, a un'operatore di Medici senza frontiere, una donna dalla Costa d'Avorio di circa 40 anni subito dopo il naufragio. Finora sette le vittime accertate, tutte donne. "Volevo solo essere me stesso, per quello sono partito, ma per noi non c'è un'alternativa al mare, anche se sai che rischi di non farcela", ha aggiunto un uomo di 26 anni del Camerun. "C'era una ragazza sopravvissuta al naufragio che non parlava e teneva gli occhi chiusi, quasi volesse rifiutare il mondo attorno a sé. Solo quando le ho detto che eravamo lì per lei, che non era sola e che era in Italia, ha aperto gli occhi, si è illuminata per un momento ed è scoppiata a piangere. Forse aveva capito di essere finalmente arrivata in un luogo sicuro", racconta un operatore di Msf presente allo sbarco.
Disposto trasferimento di 100 persone dall'hotspot
La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento, con il traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle, di 100 migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa. Si tratta di persone tutte già sottoposte a tampone rapido per verificare il contagio da Covid e alle procedure di identificazione. Ieri, con le due motonavi di linea, erano state trasferite 180 persone complessivamente.
Imbarcate bare 7 vittime naufragio
Sullo stesso traghetto sono state imbarcate le salme delle sette donne che hanno perso la vita nel naufragio di ieri fra Lampedusa e l'isolotto di Lampione. A coordinare il trasferimento è stata la Prefettura di Agrigento. All'arrivo a Porto Empedocle con una cerimonia le bare saranno benedette dal sacerdote, poi le salme verranno tumulate a Palma di Montechiaro (Agrigento). I posti al cimitero sono stati trovati dalla Prefettura di Agrigento. Questa sera, ad accogliere i feretri ci saranno anche i sindaci di Porto Empedocle e Palma di Montechiaro, oltre al prefetto Maria Rita Cocciufa e i rappresentanti delle forze dell'ordine.
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