Coppia gay aggredita a Palermo, Musumeci: "Le mie scuse alle vittime"

Sicilia
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Così il presidente della Regione sull’episodio accaduto sabato sera in via Maqueda: "La Sicilia è da sempre Terra generosa e di accoglienza. Ecco perché l'aggressione va condannata senza alcuna esitazione. Spero che decidano di tornare nella nostra Isola: saranno benvenuti e nostri ospiti"

"La Sicilia è da sempre Terra generosa e di accoglienza. Ecco perché l'aggressione alla coppia di turisti gay ad opera di alcuni giovanissimi scalmanati, nel centro di Palermo, va condannata senza alcuna esitazione”. A dirlo è il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenuto dopo quanto accaduto sabato sera nel capoluogo dell’isola, dove una coppia gay è stata circondata, insultata e aggredita da un gruppo di ragazzini solo perché i due si tenevano per mano. “Alle due vittime della assurda intolleranza vanno le mie scuse, sapendo di interpretare il sentimento dell'intera Comunità siciliana. Spero che decidano di tornare nella nostra Isola: saranno benvenuti e nostri ospiti”, ha aggiunto Musumeci.  

La sindaca di Torino Chiara Appendino: "Ddl Zan andava fatto vent'anni fa"

Sulla vicenda è tornata anche la sindaca di Torino Chiara Appendino, città di provenienza dei due ragazzi aggrediti. "Il Ddl Zan dev'essere approvato e anche velocemente. Anzi, andava fatto già vent'anni fa", ha detto Appendino nel corso della trasmissione Forrest su Radio Rai 1. "Quando si tratta di questi temi - ha aggiunto - bisogna lavorare da un certo punto di vista culturale con azioni di sensibilizzazione in particolare sui più giovani, ma anche con azioni concrete". La sindaca ha affermato che in materia di inclusività "Torino è molto avanti. Siamo una delle prime città che ha costruito, con l'aiuto dell'Atc, uno spazio che si chiama To-Housing, dove accogliamo ragazze e ragazzi che in qualche modo vengono mandati via da casa nel momento in cui dichiarano il proprio orientamento sessuale". Appendino ha anche detto di essere stata "la prima sindaca in Italia a riconoscere i bimbi e le bimbe delle coppie omogenitoriali". "Bisogna costruire cultura e garantire i diritti", ha osservato.

L’aggressione

La coppia stava passeggiando in via Maqueda, nel centro storico della città, in cerca di un albergo quando è stata aggredita con violenza dal gruppo di ragazzini. Uno dei due, un 29enne torinese, è stato colpito anche dalle schegge di una bottiglia rotta e ha riportato traumi al volto, una frattura al naso e lesioni. Il giovane, dimesso dall'ospedale con una prognosi di 25 giorni, ha raccontato ai poliziotti di essere stato insultato e dileggiato perché si teneva per mano con il compagno, poi sono arrivate le percosse. Il 29enne è stato soccorso da altri due amici che stavano passeggiando con la coppia e gli aggressori sono fuggiti. Sull’episodio indagano gli uomini della Squadra mobile. 

La posizione del Comune

Intanto, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha fatto sapere che il Comune di Palermo si costituirà parte civile, appena proceduralmente possibile, nel procedimento a carico dei responsabili dell’aggressione. "Il nostro - ha detto il primo cittadino - è un atto dovuto perchè insieme a tutta Palermo non ci riconosciamo con questi incivili che nulla hanno a che vedere con il cambiamento culturale di una città che promuove i diritti della persona e dell’uguaglianza”. La decisione è stata condivisa da tutta la Giunta comunale.

Albergatore di Siracusa: “Vi ospitiamo noi”

"Terra generosa e ospitale, la Sicilia non può e non deve essere identificata con tali, isolati, spregevoli episodi che non ci appartengono e che condanniamo con forza. E, benché sia poca cosa e comprendendo quanto difficile sia dimenticare ciò che è accaduto, desidero invitare, a nome della categoria alberghiera aretusea, la coppia di turisti a Siracusa. Saranno nostri graditissimi ospiti e saremo ben lieti di accompagnarli, anche tramite un'auto privata con autista, alla scoperta dei più bei posti di Siracusa", ha affermato Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa. "Spero che i due turisti - aggiunge - accettino il nostro invito e possano passare una rilassante vacanza a Siracusa, che si è sempre contraddistinta per uno straordinario senso dell'accoglienza e dell'inclusione".

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