Il provvedimento cautelare dispone anche il sequestro di beni per oltre quattro milioni di euro nei suoi confronti e di altri 90 dei 140 indagati complessivi, tra persone fisiche e società
Creava inesistenti crediti d'imposta per garantire ai suoi clienti, residenti prevalentemente in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, risparmi fiscali per oltre 20 milioni di euro e la definizione di liti pendenti con Enti di riscossione. Era la tecnica scoperta dalla guardia di finanza attuata da un consulente fiscale di 49 anni di Caltanissetta che è stato interdetto dalla professione dal Gip del capoluogo Nisseno.
Il provvedimento cautelare
Il provvedimento cautelare dispone anche il sequestro di beni per oltre quattro milioni di euro nei suoi confronti e di altri 90 dei 140 indagati complessivi, tra persone fisiche e società. A eseguire indagini e l'ordinanza cautelare sono stati militari del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Caltanissetta. Per 140 clienti del professionista la Procura ha rilevato anche violazioni di carattere penale configurando il reato di "indebite compensazioni". Nei loro confronti erano stati già eseguiti, durante lo svolgimento delle indagini, altri sequestri preventivi per un importo equivalente alle imposte non versate, pari a circa 8 milioni di euro, portando a 12 milioni il valore dei beni a cui sono stati posti i sigilli. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno riguardato anche l'elevato tenore di vita del consulente fiscale e hanno consentito di individuare e sottoporre a sequestro, a garanzia delle somme frodate al fisco, oltre a un immobile e a disponibilità finanziarie, cinque auto, compresa una Ferrari, motoveicoli, numerosi orologi di pregio ed anche alcuni lingotti e monete d'oro.