Il senatore del Carroccio risponde di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito, secondo la procura illegittimamente, alla nave della ong catalana, con 147 migranti soccorsi in mare, di attraccare a Lampedusa. Il commento del leader della Lega: "Vado a processo per questo, per aver difeso il mio Paese? Ci vado a testa alta"
Il gup di Palermo, Lorenzo Jannelli, ha rinviato a giudizio il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso dell'udienza di oggi a Palermo per il processo Open Arms. La prima udienza è fissata il prossimo 15 settembre, davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Palermo.
Le accuse
Il senatore del Carroccio risponde di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito, secondo la procura illegittimamente, alla nave della ong catalana Open Arms, con 147 migranti soccorsi in mare, di attraccare a Lampedusa. Per giorni i profughi rimasero davanti alle coste dell'isola. La situazione venne sbloccata dall'intervento della procura di Agrigento che, dopo avere accertato con un ispezione a bordo le gravi condizioni di disagio fisico e psichico dei profughi trattenuti sull'imbarcazione, ne ordinò lo sbarco a Lampedusa.
Gip: non ci sono elementi per proscioglimento
L'udienza preliminare non deve valutare se sussiste o meno la responsabilità penale dell'imputato, ma se ci sono elementi sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio e non ci sono elementi per decidere un proscioglimento. E secondo il gip gli elementi per un proscioglimento non c'erano. Questa, in sintesi, è la motivazione con cui il giudice Lorenzo Jannelli ha disposto il rinvio a giudizio.
Open Arms: "Felici per tutte le persone salvate in mare"
"Salvini rinviato a giudizio con l'accusa di sequestro di persona e rifiuto atti d'ufficio. Felici per tutte le persone che abbiamo tratto in salvo durante la #Missione65 e in tutti questi anni. La verità del Med è una, siamo in mare per raccontarla". Così l'ong Open Arms su Twitter dopo la decisione del giudice di Palermo.
Salvini: "Vado processo a testa alta"
"La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino". Articolo 52 della Costituzione. Vado a processo per questo, per aver difeso il mio Paese? Ci vado a testa alta, anche a nome vostro. Prima l'Italia. Sempre". Lo afferma Salvini in un messaggio sui propri profili social.
Parlando poi con la stampa, ha commentato: "È una decisione dal sapore politico più che giudiziario. Mi spiace per i miei figli, ma non torno a casa preoccupato. Sopporto cristianamente. Passare per sequestratore proprio no, è ridicola proprio l'idea. Quanto costerà questo processo politico agli italiani? Chi pagherà i costi di questo processo? Sono domande che mi faccio da libero cittadino".
"Letta - ha poi aggiunto parlando anche della road map del governo Draghi sulle riaperture - si è messo la felpa degli stranieri, io non ho tempo per questo. Mi occupo di riaperture e di vaccini. Dal 26 si torna a nuova vita. Il ministro Speranza si è accorto dopo un anno, meglio tardi che mai, che all'aperto si rischia meno che al chiuso. Evidentemente gliel'hanno dovuto spiegare più volte".
"Ong ha fatto una battaglia politica sostenuta da alcuni partiti"
"La Open Arms - ha proseguito il leader della Lega - ha fatto una battaglia politica sostenuta da alcuni partiti. In tribunale ci confronteremo su questo perché io i voti li ho presi dagli italiani, il comandante della Open Arms non è stato eletto da nessuno". Salvini ha ribadito che la ong spagnola, nel 2019, volutamente si è diretta verso Lampedusa nonostante avesse la possibilità di sbarcare i migranti a Malta e in Spagna.
"Chiederò a mio avvocato di citare Palamara"
Al termine dell'udienza preliminare, Salvini ha aggiunto: "Chiederò al mio avvocato di citare come teste Palamara che aveva detto che bisognava processare Salvini".
"Ruolo segretario a rischio? Non decidono i giudici"
Ai cronisti che gli hanno chiesto se il rinvio a giudizio possa avere ripercussioni sulla guida del partito, Salvini ha risposto: "Ruolo segretario Lega a rischio? Fortunatamente i giudici non decidono chi vince le elezioni e chi guida i partiti. Almeno in Italia funziona così, in Turchia non lo so".
Bongiorno: "Non c'è stata una sentenza di condanna"
"Questa è una udienza filtro. Non c è stata una sentenza di condanna, non c'è stata una valutazione negativa. Il gip ha precisato che la sua, come prevede la Corte Costituzionale, non è una valutazione di responsabilità penale". Lo specifica l'avvocato Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini. "Io riproporrò in tribunale quanto ho detto in udienza preliminare - ha aggiunto - Ho documentato che ci sono errori oggettivi anche nel capo di imputazione perché nessuna limitazione della libertà c'è stata. La nave poteva andare ovunque. Aveva centomila opzioni".
"Ci sarà solo una dilatazione di tempi, ma alla fine emergerà la verità", ha concluso annunciando che in giudizio citerà l'ex premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio per dimostrare che il divieto di sbarco fu frutto di una valutazione politica dell'intero governo.
La città di Barcellona chiederà i danni per il fermo della nave
Intanto, la città di Barcellona chiederà all'ex ministro leghista un risarcimento danni, come reso noto dalla stessa amministrazione. Dopo l'udienza preliminare di questa mattina, l"Ayuntamento' di Barcellona ha ricordato che è interessato al processo e che chiederà a Salvini i danni causati dal blocco della nave "con il conseguente aumento dei costi e il rallentamento della missione e delle attività oggetto di finanziamento comunale”. A gennaio, il Comune di Barcellona aveva spiegato che, con la sua iniziativa, voleva “denunciare l'ostruzione di Salvini all'opera umanitaria di soccorso marittimo" e che voleva chiedere "i danni economici e morali”. L'amministrazione ha chiarito che chiederà anche il risarcimento "per eventuali danni ai valori e all'immagine di Barcellona dovuti alle varie false accuse rivolte da Salvini alla città durante il blocco dell'Open Arms”. Marc Serra, assessore ai diritti di cittadinanza del consiglio comunale, ha aggiunto che il processo a Salvini corona un "enorme lavoro di Open Arms" e ha ribadito che al leader leghista sarà chiesto "di riparare tutti i danni causati alla città e ai diritti umani”.
L'udienza di oggi
Matteo Salvini si è presentato nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo dove era prevista l'udienza preliminare. La zona attorno all'aula bunker era blindata, con le strade transennate: massiccia la presenza di furgoni blindati di polizia e carabinieri. In aula per l'ufficio inquirente c'erano il Procuratore Francesco Lo Voi, l'aggiunto Marzia Sabella e il pm Gery Ferrara. All'udienza preliminare si sono costituite 21 parti civili: oltre a 7 migranti di cui uno minorenne, Asgi (Associazione studi giuridici immigrazione), Arci, Ciss, Legambiente, Giuristi Democratici, Cittadinanza Attiva, Open Arms, Mediterranea, AccoglieRete, Oscar Camps, comandante della nave e Ana Isabel Montes Mier, capo missione Open Arms.
La difesa della legale
L'avvocato Bongiorno ha iniziato la sua arringa difensiva ripercorrendo le argomentazioni della memoria depositata nei giorni scorsi agli atti del procedimento. Per la difesa, Salvini avrebbe deciso in accordo col Governo di cui faceva parte e in linea con la politica dell'esecutivo sulla gestione dei flussi migratori. Inoltre, secondo l'avvocato, la nave avrebbe rifiutato l'approdo offerto da Malta e dalla Spagna dirigendosi verso Lampedusa e le coste italiane. Il legale ha poi concluso chiedendo il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste o, in subordine, per insindacabilità del fatto. "Giudice non lasci che la sentenza si sostituisca alle urne", ha infine detto il legale al termine della sua arringa. Salvini ha poi lasciato l'aula bunker, a bordo di un'auto con il suo avvocato, senza fare dichiarazioni.
Il presidio fuori dall'aula bunker: “Porti aperti”
Un gruppo di attivisti e militanti dell'area di sinistra si è poi riunito in sit-in davanti all'ingresso dell'aula bunker del carcere Ucciardone. L'area all'esterno del bunker è stata presidiata dalle forze dell'ordine, i manifestanti si trovavano dietro le transenne, a un centinaio di metri. “No decreto sicurezza, no guerra, no Frontex”, “Porti aperti” erano alcuni degli striscioni in mostra. Il presidio è stato organizzato dal Comitato no Muos, assemblea anarchica palermitana, Rete antirazzista catanese, Cobas scuola, associazione antimafia Rita Atria, Forum antirazzista di Palermo e Partito comunista lavoratori di Palermo.
Orlando: "Comune Palermo parte civile"
"La costituzione di parte civile del Comune di Palermo nel processo per sequestro di persona di 147 migranti tende ad affermare che tutti siamo soggetti alla legge e che la legge deve rispettare i diritti umani di tutti senza discriminazioni e privilegi". Lo afferma in una nota il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Meloni: "Totale solidarietà mia e di Fratelli d'Italia"
"Totale solidarietà mia e di Fratelli d'Italia al leader della Lega Matteo Salvini, rinviato a giudizio nel caso Open Arms. È scioccante che venga mandato a processo chi da Ministro dell'Interno ha fatto solo quello che il suo mandato gli imponeva di fare: difendere i confini della Nazione e combattere l'immigrazione clandestina di massa. A Matteo il mio abbraccio sincero". Lo dichiara la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
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