I finanzieri di Palermo e di Torino sono intervenuti a Fiano per requisire un edificio del valore di 3 milioni di euro: lo scorso dicembre era stato posto sotto sequestro un altro immobile di lusso a Sestriere da 1,1 milioni
La guardia di finanza del comando provinciale di Palermo, con la collaborazione dei colleghi di Torino, ha sequestrato un immobile di pregio a Fiano (in provincia di Torino) per un valore di 3 milioni di euro a R.G., imprenditore piemontese accusato di malversazione a danno dello Stato per aver distratto ingenti finanziamenti pubblici, pari a circa 16,5 milioni di euro, nel progetto Blutec per la riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese. I soldi erano stati erogati titolo di anticipazione da Invitalia spa (per conto del Ministero dello Sviluppo Economico), per sostenere il programma di riconversione e riqualificazione per la realizzazione di una nuova unità produttiva al posto dell'ex stabilimento Fiat in provincia di Palermo. R.G. si trova ora agli arresti domiciliari.
I sequestri
Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal Tribunale di Torino. All’uomo è stato sequestrato un immobile di pregio a Fiano (in provincia di Torino). Lo scorso dicembre era già stato eseguito il sequestro di un altro immobile di lusso, a Sestriere (sempre nel Torinese), del valore di 1,1 milioni di euro. L'imprenditore piemontese è anche accusato, insieme a C.D.C, di auto-riciclaggio per aver reimpiegato circa 14 milioni di euro del profitto illecito in attività economiche, imprenditoriali, finanziarie e speculative del circuito economico legale. La villa, nel Parco Regionale "La Mandria" di Torino, ha un'estensione di 1701 metri e 46,5 vani ed è dotata di varie autorimesse e piscina; il bosco circostante, anch'esso sottoposto a sequestro, si sviluppa per quasi 5 ettari.
Le misure cautelari precedenti
La misura cautelare si aggiunge a quelle personali e reali eseguite lo scorso giugno, sempre su delega dell'autorità giudiziaria torinese, nei confronti di R.G., del figlio M.O. e di G.D., per bancarotta e riciclaggio nell'ambito della gestione di Blutec Spa, in amministrazione straordinaria, della Metec spa, dichiarata fallita l'11 dicembre scorso, e della M.O.G. Srl, tutte riconducibili al gruppo familiare.