Messina, inchiesta su elezioni regionali Sicilia nel 2017: 14 indagati

Sicilia
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Le ipotesi di reato vanno, a vario titolo, dall’abuso d’ufficio al falso e alle minacce aggravate dal metodo mafioso. Tra gli indagati anche un consigliere comunale di Milazzo, i sindaci di Fondachelli e del capoluogo siciliano

Quattordici persone risultano indagate a Messina nell'ambito di un'inchiesta cominciata nel 2018 sulle elezioni regionali del 2017, con ipotesi di reato che vanno, a vario titolo, dall'abuso d'ufficio al falso, alle minacce aggravate dal metodo mafioso. La notizia è riportata dalla Gazzetta del Sud.

Gli indagati

Tra gli indagati ci sono anche l'ex parlamentare regionale Santo Catalano, l'attuale consigliere comunale di Milazzo, Lorenzo Italiano, il sindaco di Fondachelli, Fantina Marco Pettinato e il padre ex primo cittadino del Comune e la candidata a sindaco alle ultime amministrative Maria Pamela Corrente. Figurano anche il sindaco di Messina, Cateno De Luca e l'ex consigliere provinciale di Messina Carlo 'Roberto' Cerreti, con l'ipotesi di abuso d'ufficio in concorso.

La vicenda

L'episodio riguarda la nomina di Cerreti nel Cda dell'Amam, azienda idrica, da parte di De Luca, in sostituzione del membro designato, con l'ipotesi di violazione delle 'quote rosa' e di un 'ingiusto vantaggio' a Cerreti.

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