Migranti, l'Ocean Viking torna in mare: tolto il fermo amministrativo

Sicilia

La nave della Ong Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere andrà a Marsiglia per rifornirsi e imbarcare le squadre mediche e di soccorso, poi tornerà davanti alle coste della Libia per riprendere le operazioni di ricerca

Torna in mare la Ocean Viking, a seguito di un'ispezione della Guardia Costiera italiana è stato tolto il fermo amministrativo che aveva bloccato la nave della Ong Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere per 5 mesi a Porto Empedocle. L'imbarcazione andrà ora a Marsiglia per rifornirsi e imbarcare le squadre mediche e di soccorso, che si sottoporranno a una quarantena preventiva prima di salire a bordo, e poi tornerà davanti alle coste della Libia per riprendere le operazioni di ricerca e soccorso.

Sos Mediterranee: “Non abbiamo smesso di lavorare”

"Dal fermo il 22 luglio scorso - dice Sos Mediterranee - non abbiamo smesso di lavorare per il rilascio della nave apportando modifiche all'equipaggiamento di emergenza nel cantiere navale di Augusta, al fine di soddisfare i requisiti che inizialmente avevano motivato il fermo. Il 21 dicembre, dopo la terza ispezione, la Ocean Viking è stata considerata nuovamente conforme alle misure di sicurezza adottate dalla autorità italiane e il fermo è stato pertanto revocato".

I lavori sulla Ocean Viking

"Oggi segna la fine di una lunga, costosa e difficile corsa contro il tempo - dice il direttore delle operazioni di Sos Mediterranee Frederic Penard - Le nostre squadre hanno lavorato notte e giorno per mesi in modo che la nave potesse salpare e salvare vite di nuovo. Nel frattempo, centinaia di persone sono morte in mare. È stato estremamente doloroso per noi soccorritori essere privati della possibilità di salvare vite perché improvvisamente le navi delle Ong non sono più state considerate sufficientemente sicure dalle autorità italiane". Nel corso dei lavori sono state aggiunte delle zattere di salvataggio più grandi, che possono trasportare 100 persone ciascuna; inoltre la nave è stata dotata di giubbotti di salvataggio aggiuntivi e tute di immersione, tutte dotazioni "ispezionate dagli ufficiali italiani e debitamente certificate".

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