Etna, eruzione ed emissione di cenere su Catania: auto "annerite"

Sicilia
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L'eruzione ha provocato l'emissione di cenere sottile che è caduta su Catania 'annerendo' auto, balconi, strade e marciapiedi. Il fenomeno si è già esaurito, così come l'attività al cratere che appare in decremento

Fase parossistica, la notte scorsa, dell'eruzione in corso sull'Etna, imbiancato dalla neve, con l'intensificazione dell'attiva esplosiva dal cratere di Sud-Est. L'eruzione ha provocato l'emissione di cenere sottile che è caduta su Catania 'annerendo' auto, balconi, strade e marciapiedi. Il fenomeno si è già esaurito, così come l'attività al cratere che appare in decremento. Al momento l'attività operativa dell'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini non è stata messa a rischio.

La cenere sulle auto - ©Ansa

L'eruzione

Sul fronte dell'attività effusiva, secondo quanto si vede dalle telecamere di sorveglianza dell'Ingv-Oe di Catania, sembra essere inattiva la colata lavica prodotta dalla fessura di Sud, mentre quella che emerge dalla quella di Sud-Ovest meno alimentata. Inoltre, sono stati osservati tre flussi piroclastici che che si sono sviluppati con l'apertura della fessura eruttiva di Sud-Ovest. Quello più avanzato ha superato monte Frumento Supino. Sono stati registrati anche fenomeni di 'fontane laviche', con l'emissione di materiale incandescente, durante i quali si sono avuti i valori massimi dell'ampiezza del tremore vulcanico che, allo stato attuale, mostrano modeste oscillazioni, rimanendo, comunque, su livelli elevati. La posizione delle sorgenti del tremore risulta localizzata nell'area del cratere di Sud-Est. L'attività infrasonica continua ad essere sostenuta, pur mostrando una chiara tendenza al decremento della frequenza di accadimento e dell'ampiezza degli eventi analizzati. Le reti Gps e clinometrica non mostrano deformazione significativa in corso.

Aiutati due ciclisti in difficoltà

Due ciclisti, di 18 e 19 anni, che si sono trovati in gravi difficoltà sull'Etna per le avverse condizioni meteo, sono stati salvati dai militari del soccorso alpino della guardia di finanza di Nicolosi al rifugio La Galvarina, in territorio di Adrano, a quota 1.880 metri. I due amici erano partiti da Bronte per compiere un percorso ad anello in mountain-bike, per ciclisti esperti, che passava da Maletto e poi, entrando nel demanio forestale, s'inerpicava fino al rifugio Monte La Nave dove hanno trovato difficoltà per la presenza abbondante di neve. Hanno cercato riparo in un antico ricovero di pastori, ma stavano per entrare in ipotermia. Per questo, su consiglio della Guardia di finanza, contattata telefonicamente, si sono recati al rifugio La Galvarina dove hanno potuto accendere un fuoco. Soccorsi dalle Fiamme gialle con dei fuoristrada sono stati portati nella sede della Guardia di finanza di Nicolosi dove ad attendere i due c'erano i rispettivi genitori.

Ingv: “Repentino aumento di tremori prima delle fontane di lava”

L'evolversi dei fenomeni di tremore vulcanico e dell'attività 'stromboliana' dell'Etna dal cratere di Sud-Est è costantemente monitorata dalle reti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. I primi segnali, ricostruisce l'Ingv, sono stati registrati alle 23 con un repentino aumento del tremore interno dei condotti magmatici e con una attività caratterizzata da modeste fontane di lava con formazione di una colonna eruttiva spinta dal vento verso sud-sudest. I getti di lava hanno raggiunto altezze intorno ai 150-200 metri sopra la bocca eruttiva. Dopo quindici minuti, il fianco del cono del Cratere di Sud-Est ha cominciato a franare, generando un flusso piroclastico lungo alcune centinaia di metri in direzione sud-ovest. Poco dopo questo primo flusso piroclastico ne è seguito un secondo notevolmente più grande, che ha percorso circa 2 km sempre in direzione sud-ovest. Un terzo e più piccolo flusso piroclastico è avvenuto alle 23:30. L'attività di fontana di lava si è protratta per poche decine di minuti ed è diminuita poco prima della mezzanotte. Dopo un'ora circa è iniziata una seconda fase di fontane di lava, durata circa 10 minuti. Dopo un intervallo di modesta attività stromboliana, intorno alle 2 è iniziata una terza fase di basse fontane di lava, della durata di circa un'ora, che è stata seguita da una debole fase stromboliana, ancora in corso nella mattinata. La colata sul versante meridionale del cono del Cratere di Sud-Est ha raggiunto l'area di Torre del Filosofo, e quella sul versante sud-ovest, che si è espansa sul pianoro a monte dei coni del 2002-03 e di Monte Frumento Supino. Entrambe stamattina erano già in raffreddamento. Flussi piroclastici simili a quelli verificatisi, denominati anche valanghe ardenti o piroclastiche, sono avvenuti negli anni passati anche in altri settori del cratere di Sud-Est, ad esempio in concomitanza con l'inizio dell'attività eruttiva parossistica del 16 novembre 2006, durante diversi episodi di fontana di lava nel 2011-2013, l'11 febbraio 2014 e nel marzo del 2017.

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