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Migranti, portata a Lampedusa la salma del bimbo di sei mesi deceduto nel naufragio

Sicilia

Durante la notte, un mezzo aereo della Guardia costiera ha effettuato un'evacuazione medica urgente trasferendo sull'isola il piccolo già morto e due donne, una delle quali in gravidanza, che erano a bordo della nave Open Arms

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È stata portata a Lampedusa (in provincia di Agrigento) la salma del bimbo di sei mesi, Joseph, originario della Guinea, morto nel naufragio avvenuto ieri in acque libiche insieme ad altre 5 persone. Il corpo del piccolo si trova al momento nell'obitorio dell'isola. Durante la notte, un mezzo aereo della Guardia costiera ha effettuato un'evacuazione medica urgente trasferendo il neonato già morto e due donne, una delle quali in gravidanza, dalla nave Open Arms a Lampedusa. Altri tre migranti del gruppo di naufraghi salvati dalla stessa Ong, che avevano urgente bisogno di ricovero, sono stati trasferiti a Malta. (UN ALTRO NAUFRAGIO DAVANTI LE COSTE LIBICHE)
Intanto, ottanta migranti minorenni hanno lasciato l'hotspot di Lampedusa e sono stati imbarcati sul traghetto di linea che in serata giungerà a Porto Empedocle. Il trasferimento è stato possibile dopo l'esito negativo del tampone rapido anti-Covid e dopo che sono state eseguite le procedure di identificazione. Nella struttura d'accoglienza di contrada Imbriacola restano, al momento, oltre 600 ospiti.

Il naufragio

A circa 30 miglia a nord delle coste libiche di Sabratha, si è inabissato il gommone su cui erano stipati un centinaio di migranti tra cui alcuni bambini e donne incinte. Sei persone, tra cui il neonato portato a Lampedusa, hanno perso la vita. In base a quanto è stato possibile ricostruire, i migranti erano in mare da circa due giorni. La segnalazione di un gommone in difficoltà era arrivata alla Ong spagnola Open Arms, che già il giorno prima aveva soccorso altre 88 persone, in mattinata da parte di uno dei velivoli di Frontex. L'imbarcazione, ha riferito la Guardia Costiera italiana, era in area Sar di responsabilità libica e la Ong è stata contattata in quanto "mezzo più utilmente impiegabile al momento". Una volta raggiunto il punto indicato, però, i volontari si sono trovati di fronte una "complicatissima operazione di soccorso": il gommone, ha spiegato Open Arms, "aveva ceduto e le persone erano già tutte in acqua, prive di salvagente e di dispositivi di sicurezza". Secondo la Guardia Costiera il cedimento è avvenuto durante le operazioni di soccorso. La Ong ha diffuso un video in cui si vedono decine di migranti in mare, la maggior parte attaccati a quel che resta del gommone su cui viaggiavano e con indosso il giubbotto lanciato dai volontari. Altri sono invece appoggiati a due grandi galleggianti di salvataggio lanciati in acqua dai soccorritori mentre alcuni, più isolati, sono distanti qualche decina di metri dai resti dell'imbarcazione.

La richiesta di evacuazione

Poco dopo la ong ha comunicato il decesso del bimbo di sei mesi, specificando di aver chiesto per lui e altri casi gravi "un'evacuazione urgente, da effettuare tra breve, ma non ce l'ha fatta ad aspettare". La Guardia Costiera ha confermato la richiesta, arrivata per 4 persone, due bambini, una donna incinta e un giovane. "Verificata l'indisponibilità di assetti operativi degli stati vicini che potevano utilmente intervenire - ha riferito il comando generale - è stato disposto l'invio di una motovedetta da Lampedusa con a bordo i medici del Cisom". Un mezzo aereo ha poi raggiunto la zona dove si trova Open Arms nella notte.

Le operazioni di salvataggio

Le operazioni per il salvataggio delle persone a bordo del gommone si sono protratte per tutta la notte. A renderlo noto è la Guardia Costiera la quale spiega che oltre all'invio dei una propria motovedetta partita da Lampedusa, ha disposto l'impiego anche di un elicottero "Nemo 11-07" della propria Base Aeromobili di Catania che, rischierandosi a Lampedusa, ha eseguito due differenti missioni sull'Unità Open Arms, già in navigazione verso Lampedusa. Nelle due missioni sono state prelevate d'urgenza complessivamente 6 persone, tra cui il corpo esanime del bimbo: 3 di queste - 1 bambino, la madre e 1 giovane uomo -, in più gravi condizioni di salute, sono state portate in ospedale a Malta, quale struttura ospedaliera più vicina a Lampedusa, per consentire più immediate cure mediche. Il trasferimento, in coordinamento e sinergia con le autorità maltesi, è stato eseguito mediante l'impiego di un ulteriore velivolo messo a disposizione dallo stesso Stato maltese per agevolarne il trasferimento sull'isola.

In serata, il Viminale ha assegnato il porto di sbarco alla Open Arms: l'imbarcazione andrà a Trapani.

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