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Covid in Sicilia, l'assessore Turano: “Negozi aperti la domenica"

Sicilia

"Alla luce dell'ultimo Dpcm, con il presidente Musumeci abbiamo concordato che decadrà la chiusura obbligatoria di tutte le attività commerciali oltre le ore 14 della domenica", ha affermato l'assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana

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"Alla luce dell'ultimo Dpcm, con il presidente Musumeci abbiamo concordato che decadrà la chiusura obbligatoria di tutte le attività commerciali oltre le ore 14 della domenica". Lo afferma l'assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Mimmo Turano. "Il Dpcm - spiega Turano in una nota - per le regioni 'arancione', impone infatti la chiusura nei giorni prefestivi e festivi solamente per le attività poste all'interno dei centri commerciali, lasciando aperte tutte le altre". L'ordinanza della Regione che obbligava alla chiusura dopo le 14 era stata emessa prima del nuovo Dpcm del governo nazionale.

Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha scritto in una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al presidente della Regione Nello Musumeci che "se è vero quanto denunciato oggi dai media, circa la mancanza di strumenti fondamentali per la cura dei malati e circa la saturazione dei posti letto, rischiamo che a Palermo e in tutta la Sicilia si vada verso una strage annunciata"

"In tutto il mondo ed in ogni Regione d'Italia in queste ore si assiste alla crescita dei contagi, alla crescita dei ricoveri e al diffondersi dell'epidemia. In questi momenti dovrebbe esserci una responsabilità diffusa ed invece proliferano polemiche. Se il ministero della Salute vorrà inviare non uno ma cento ispettori in Sicilia sarò io il più contento. Anzi lo auspico". Lo afferma l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, replicando alle accuse sull'emergenza Covid in Sicilia. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).

19:45 - Cisl: "No aperture domenicali dei negozi"

"La decisione sulle aperture non solo è paradossale ma anche in controtendenza con quanto lo stesso governo Musumeci aveva deciso nel primo lockdown. Allora, su nostra sollecitazione, si decise per la chiusura domenicale mentre oggi si va in direzione opposta nel momento in cui bisogna fermare a tutti i costi la curva del contagio. Come se non bastasse la scelta è incomprensibile anche sul fronte strettamente commerciale visto che di fatto si crea una concorrenza sleale con le attività dei centri commerciali che restano chiuse la domenica". Lo dice Mimma Calabrò segretario della Fisascat Cisl. "Abbiamo unitariamente chiesto un incontro urgente con il governatore, - aggiunge Mimma Calabrò - non possiamo che rilanciare l'ennesimo invito a risolvere una volta e per tutte la questione delle aperture domenicali. La domenica è una giornata che tutte le famiglie dovrebbero sfruttare per stare insieme".

18:51 - Drive in in Fiera Mediterraneo e Monreale: 102 positivi

Sono state, complessivamente 1.235 le persone che hanno aderito oggi a Palermo, alla Fiera del Mediterraneo ed a Monreale, alla campagna attiva di monitoraggio del Coronavirus, promossa dall'Assessorato Regionale alla Salute, dal Commissario per la gestione dell'emergenza Covid nella provincia di Palermo, Renato Costa, Asp del capoluogo, Comune di Palermo e Comune di Monreale. I 102 risultati positivi al tampone rapido, sono stati sottoposti al tampone molecolare. L'adesione, su base volontaria, si è così suddivisa: Fiera del Mediterraneo 891 tamponi, 74 positivi; Monreale 344 tamponi, 28 positivi. In dieci giorni di attività sono state 11.326 le persone che hanno partecipato a Palermo allo screening con 1.003 positivi al tampone rapido. Domani l'attività in modalità Drive In proseguirà alla Fiera del Mediterraneo di Palermo e sarà ancora rivolta al mondo della scuola, con orario dalle ore 9 alle 16 (ingresso dell'ultima autovettura alle ore 14) .

18:40 - Assessore Sicilia: "Ministero Salute invii pure ispettori"

"In tutto il mondo ed in ogni Regione d'Italia in queste ore si assiste alla crescita dei contagi, alla crescita dei ricoveri e al diffondersi dell'epidemia. In questi momenti dovrebbe esserci una responsabilità diffusa ed invece proliferano polemiche. Se il ministero della Salute vorrà inviare non uno ma cento ispettori in Sicilia sarò io il più contento. Anzi lo auspico". Lo afferma l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza replicando alle accuse sull'emergenza Covid in Sicilia.
"Non temiamo il controllo del nostro lavoro - prosegue -, ma questo spirito diffuso del 'tutti contro tutti' non è neppure rispettoso nei confronti di tanti operatori che in queste ore affrontano con abnegazione la propria missione di medici, infermieri, operatori. Il mondo sta vivendo la più grande emergenza sanitaria degli ultimi 100 anni. Per qualcuno è ordinaria amministrazione. Vorrei potesse essere davvero così. Ma non lo è".

17:58 - Screening a Enna, sei positivi su 714 test drive in

Sono risultati 6 i positivi a fronte di 714 test antigenici rapidi eseguiti tra ieri e oggi dall'Asp di Enna a studenti, familiari e operatori delle scuole. La campagna, voluta dall'assessorato regionale della salute, d'intesa con Anci Sicilia, è stata realizzata in collaborazione con la protezione civile e il comune in due punti della città, localizzati nella parte alta e in quella bassa. I test rapidi sono stati somministrati da medici e infermieri delle unità speciali continuità assistenziale, dirette dal dipartimento di prevenzione dell'Asp di Enna. Lo screening sarà eseguito nuovamente, su altre popolazioni target, nelle prossime settimane.

17:40 - Palermo, sindaco Orlando: "In Sicilia si rischia strage annunciata"

"Se è vero quanto denunciato oggi dai media, circa la mancanza di strumenti fondamentali per la cura dei malati e circa la saturazione dei posti letto, rischiamo che a Palermo e in tutta la Sicilia si vada verso una strage annunciata". Lo scrive il sindaco Leoluca Orlando in una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al presidente della Regione Nello Musumeci. "Se è vero che nei Pronto soccorso manca l'ossigeno e che nei reparti ospedalieri si è cominciato a scegliere 'quali pazienti provare a salvare e quali no', si prefigurano scenari da 'medicina di guerra' che, quali che ne siano i risultati e per quanto possa essere mastodontico l'impegno degli operatori medici e sanitari, porterà comunque una lunga lista di lutti e tragedie umane e sociali".

17:00 - In Sicilia 1.083 nuovi contagi su 6.894 tamponi

Sono 1.083 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 6.894 tamponi effettuati; 13 i decessi, che portano il totale a 676. Con i nuovi casi salgono così a 21.467 gli attuali positivi con un incremento di 730. Di questi 1.427 sono i ricoverati con un incremento di 97: 1250 in regime ordinario e 177 in terapia intensiva con un aumento di otto ricoveri. In isolamento domiciliare sono 21.467. I guariti sono 340. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo: 152, Catania 239, Ragusa 198, Messina 200, Trapani 5, Siracusa 175, Caltanissetta 92, Agrigento nessuno caso in più, Enna 22.

16:34 - Nel Ragusano 32 positivi su 1.326 tamponi effettuati in drive-in

Nelle quattro postazioni dei comuni di Ragusa, Comiso, Modica e Vittoria, oggi 32 positivi su 1.326 tamponi effettuati. In particolare a Ragusa, 273 test, con zero positivi, a Comiso, 305 con 9 positivi, a Modica, 341 con 3 positivi, a Vittoria, 405 con 20 positivi. I positivi al tampone rapido sono stati sottoposti, nelle stesse postazioni, a tampone molecolare. In due giorni sono stati effettuati più di 2.300 test rino- faringei e domani si continua con lo screening sempre della popolazione scolastica. Asp Ragusa informa che le postazioni replicheranno i test sabato, domenica e lunedì della prossima settimana. Lo screening è gratuito ed è su base volontaria. Anche i genitori possono effettuare il test gratuitamente.

16:30 - Comitati Palermo: "Tamponi molecolari anche da privati"

"Fare in modo che i cittadini possano effettuare anche nei laboratori privati convenzionati anche il tampone molecolare, oltre ai test sierologici per l'identificazione di anticorpi diretti verso il coronavirus anche il tampone molecolare". Lo chiedono con una nota inviata all'assessore alla salute Ruggero Razza i presidenti dei comitati consultivi aziendali Francesco Sammarco, Arnas Civico Palermo, Francesco Paolo La Placa, Asp Palermo, Rocco Di Lorenzo, Villa Sofia-Cervello, Tania Pensabene, Policlinico Palermo e Salvatore Camiolo, Ismett. "Nonostante gli sforzi, molto apprezzati, dell'attività dei 'drive in' - scrivono i presidenti - giungono purtroppo lamentele e sofferenze per i ritardi che costringono, a volte, i cittadini a casa in attesa dell'Asp per essere sottoposti al tampone sia di ricevere l'esito con la relativa certificazione che consenta loro di uscire. Ciò comporta seri problemi - sottolineano - per i lavoratori soprattutto sia del comparto pubblico e ancor più del settore privato. La esortiamo - concludono nella lettera a Razza, ma inviata per conoscenza anche al dg di Asp Palermo Daniela Faraoni e al sindaco della città metropolitana Leoluca Orlando - a estendere la possibilità di effettuare i tamponi con il relativo rilascio di valida certificazione di via libera a tutti i laboratori privati convenzionati della regione che ritenete in grado di possedere i necessari requisiti". 

16:28 - Sindaco Canicattì chiude tutte le scuole

Tutte le scuole pubbliche dell'obbligo di Canicattì in provincia di Agrigento sono state chiuse con ordinanza sindacale. E' stato lo stesso capo dell'amministrazione comunale Ettore Di Ventura a darne notizia sui canali social. La motivazione del provvedimento è da ricercare nel sempre più diffuso contagio riscontrato tra gli studenti ed il personale scolastico che richiedono un nuovo intervento di sanificazione nonché un opportuno screening preventivo del contagio da Coronavirus. Le scuole resteranno chiuse dal 9 al 13 novembre

13:52 - Palermo, assembramenti per street food e mercatini

Palermitani a passeggio in via Ruggero Settimo come in via Maqueda. Stamattina assembramento, a Ballarò, uno dei mercati storici del capoluogo. Ieri era stato chiuso anche il banco di un ambulante abusivo che vendeva le tipiche 'stigghiola'. Lunghe file, sempre ieri mattina a Palermo, per accedere all'area vendita del mercatino di piazza Campolo e assembramenti nel tradizionale mercato del sabato di via Galilei.

12:35 - Vivono al confine con zona rossa, stop a 110 studenti

Centodieci studenti delle scuole primarie, medie e dell'infanzia di Comiso non possono entrare in classe. Si tratta di studenti che frequentano le scuole di Comiso ma che risiedono nelle zone di confine, immediatamente a ridosso del centro abitato che ricadono, per un'anomalia dei confini, in territorio di Vittoria. Da quando il comune di Vittoria è stato dichiarato zona rossa" (fino al 10 dicembre), i ragazzi si sono visti negare l'ingresso a scuola. Lo stesso è accaduto per 39 docenti e 4 unità di personale ATA, tutti abitanti in quelle zone. Il sindaco, Maria Rita Schembari, ha scritto al presidente della Regione, Nello Musumeci ed all'assessore Ruggero Razza: "Si tratta di nuclei familiari residenti o domiciliati a Vittoria - scrive Schembari - ma tali famiglie usufruiscono però storicamente di tutti i servizi erogati dal Comune di Comiso, dal medico di base ai servizi scolastici. Per questi alunni, per il personale ATA, per gli insegnanti di tali ordini di scuola, chiediamo, qualora la misura restrittiva dovesse protrarsi oltre il 10 novembre, di voler prevedere una speciale deroga, sul modello di quanto già fatto in situazioni simili e per altre "zone rosse" d'Italia". "Questa è una situazione per noi inattesa - spiega la dirigente dell'Istituto comprensivo Pirandello di Comiso, Giovanna Campo - questi bambini, che vivono la loro vita sociale a Comiso e non nella confinanre Vittoria, sono purtroppo costretti a non poter frequentare la scuola. Confidiamo che la richiesta del sindaco al presidente Musumeci, tenuto conto della peculiarità della situazione, venga accolta e si consenta a questi alunni di tornare in classe".

12:23 - Da ieri l'ospedale di Petralia Sottana ospita pazienti Covid

Da ieri sera, l'ospedale 'Madonna dell'Alto' di Petralia Sottana ospita i primi pazienti Covid positivi, assistiti e curati al terzo piano della struttura. In pochi giorni è stata rimodulata l'organizzazione, separati i percorsi ed adeguati gli impianti "grazie ad uno sforzo comune che ha consentito di mettere al servizio della collettività i primi posti di un iter che prevede, dopo il via, un secondo step di 50 posti letto ed un successivo, a regime, di 100 posti", come spiega il direttore generale dell'Asp di Palermo Daniela Faraoni. Con ingresso e percorsi separati, l'ospedale mantiene i posti letto per pazienti no-Covid di medicina, chirurgia e ginecologia. In tutto 20 posti-letto, occupati al primo piano. Resta il servizio di pronto soccorso. "I pazienti vengono accolti nella tenda per il pre-triage - spiegano dall'ospedale - sottoposti a tampone rapido e se negativi, ospitati nell'area di emergenza, altrimenti si procede con il tampone molecolare e, in caso di positività, su un'ambulanza vengono condotti nell'ingresso dell'area Covid". In un'ala indipendente dell'ospedale 'Madonna dell'Alto' rimane anche il consultorio familiare, mentre uffici anagrafe, Cup, esenzione ticket, con medicina legale e poliambulatorio e le attività specialistiche, sono stati trasferiti nel convento dei Padri Riformati di Petralia Sottana, messi a disposizione dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Leonardo Neglia. In quest'ultima struttura è ospitata anche la Rsa dotata di 20 posti-letto. La vecchia scuola media di Petralia Sottana ospita i servizi dell'unita territoriale del dipartimento di prevenzione con igiene pubblica e servizio vaccinazioni, mentre i veterinari dell'Asp troveranno a breve ospitalità nella 'Casa del Fanciullo'. "La popolazione delle Madonie, con i testa i sindaci - dice Faraoni -, è stata straordinaria nel mettersi al servizio in un momento di grandissima difficoltà ed emergenza della collettività. Siamo riconoscenti per la collaborazione concreta dimostrata. In tempi rapidissimi abbiamo riorganizzato l'intera offerta sanitaria nelle Madonie. Un grandissimo ringraziamento va, soprattutto, ai nostri operatori che hanno lavorato notte e giorno per adeguare gli impianti, rimodulare la distribuzione degli spazi ed individuare i percorsi",conclude.

12:13 - Controlli a Termini Imerese: multe e sequestri

Controlli anti assembramento nel territorio di Termini Imerese per limitare la diffusione del virus in una zona dove i contagi stanno crescendo in questi ultimi giorni. Gli agenti di polizia del commissariato hanno passato al setaccio diversi ambulanti. Per sette che vendevano pesce non tracciato sono scattate multe per circa 7 mila euro e sequestrato 70 chili di prodotti ittici. Tre ambulanti erano senza licenza e alcuni di loro avevano i mezzi non assicurati. Un tunisino risultato non i n regola è stato accompagnato all'ufficio immigrazione della questura di Palermo dove gli è stato consegnato un provvedimento per lasciare entro 7 giorni il territorio nazionale.

12:03 - Lega Palermo: “Troppi assembramenti in città”

"Da alcune zone di Ballarò e del cosiddetto 'mercato del baratto', che continua ad essere totalmente deregolato, ci sono arrivate fotografie di questa mattina, a dir poco agghiaccianti con assembramenti a non finire". La denuncia è del capogruppo della Lega al comune Igor Gelarda, insieme con la responsabile provinciale di Lega Giovani Elisabetta Luparello. "In pochi utilizzano le mascherine e perciò abbiamo chiesto l'intervento della polizia municipale - aggiungono -. Circolano foto poco rassicuranti di folla e assembramenti nella zona di via Ruggero Settimo, via Maqueda e strade limitrofe. Al di là della incapacità del governo nazionale nella gestione di questa pandemia e di talune esagerazioni, forse strumentali, della gravità di questa pandemia, che va però affrontata con serietà e prudenza, crediamo che questo atteggiamento scriteriato sia pericoloso per tutta la comunità". "Rischiamo - sottolineano Gelarda e Luparello - di scivolare in zona rossa grazie anche a questi comportamenti e di mettere una croce definitiva sull'economia isolana già fortemente debilitata. Facciamo appello perché si potenzino le dotazioni di organico e di straordinario delle forze dell'ordine, affinché facciano controlli più serrati. Ma soprattutto lo facciamo ai palermitani perché queste scene non si debbano più ripetere", concludono.

9:18 - Il sindaco di Canicattì, serve screening di massa

Il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, raccogliendo i timori provenienti dalle famiglie e dal personale scolastico, ha inviato una nota all'assessorato regionale alla Salute chiedendo "la tempestiva attivazione di uno screening di massa per appurare la reale situazione soprattutto nelle scuole, a partire dal I ciclo". "La comunità - dice il sindaco - è comprensibilmente presa dal panico e, nonostante i continui aggiornamenti sulla situazione sanitaria in città e le varie rassicurazioni, chiede a gran voce ulteriori provvedimenti che possano essere utili a rallentare questa ondata di contagi". Il sindaco chiede "di effettuare una valutazione congiunta per l'attivazione di ulteriori misure restrittive nell'ambito del territorio comunale dal momento che, come risaputo, la città di Canicattì è importante centro nevralgico di scambi e spostamenti per tutto l'hinterland". 

8:16 - L'assessore Turano: “Negozi aperti la domenica”

"Alla luce dell'ultimo Dpcm, con il presidente Musumeci abbiamo concordato che decadrà la chiusura obbligatoria di tutte le attività commerciali oltre le ore 14 della domenica". Lo afferma l'assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Mimmo Turano. "Il Dpcm - spiega Turano in una nota - per le regioni 'arancione', impone infatti la chiusura nei giorni prefestivi e festivi solamente per le attività poste all'interno dei centri commerciali, lasciando aperte tutte le altre". L'ordinanza della Regione che obbligava alla chiusura dopo le 14 era stata emessa prima del nuovo Dpcm del governo nazionale.