È stato segnalato come “soggetto pericoloso” ed è stato rimpatriato. Era sbarcato con altre 16 persone: dagli accertamenti della Digos è risultato essere già stato respinto nel 2017 ed essere anche il nipote di un individuo ammanettato in Francia nel 2016 e sospettato di essere a capo di una cellula dell’Isis
Un tunisino sbarcato a Lampedusa lo scorso 18 ottobre e segnalato dall'intelligence come "soggetto pericoloso" è stato espulso dall'Italia e rimpatriato con un volo diretto da Palermo a Tunisi.
L’identikit
L'uomo era sbarcato con altre 16 persone e dagli accertamenti della Digos è risultato essere già stato respinto nel 2017 e destinatario di un provvedimento di inammissibilità nell'area Schengen inserito dalla Francia. Il tunisino, spiega il Viminale, è il nipote di un soggetto arrestato in Francia nel 2016 e sospettato di essere a capo di una cellula terroristica dell'Isis che stava progettando un attentato nel paese. Entrambi, secondo quanto emerso dagli accertamenti degli '007, avrebbero soggiornato in Italia dal 2008 al 2015.
Espulse 504 persone dal 2015
Con l'espulsione del tunisino avvenuta nella giornata di ieri, salgono a 43 i soggetti allontanati dall'Italia per motivi di sicurezza nazionale nel 2020, mentre dal 2015, l'anno in cui è stata introdotta la misura, ne sono stati espulsi complessivamente 504. Nel 2019 gli allontanamenti sono stati 98, nel 2018 ne sono stati eseguiti 126, nel 2017 furono 105 e 66 sia nel 2016 sia nel 2015.