Al termine delle operazioni la nave quarantena farà rotta per Lampedusa, dove resterà in rada. Vertice a Palazzo Chigi a Roma sulla questione migranti
Si è concluso il trasbordo dei 353 migranti soccorsi dalla nave Sea Watch 4, in rada a Palermo, a bordo della nave quarantena Gnv Allegra. Lo rende noto la ong tedesca. Sulla 'Allegra' la notte scorsa sono stati imbarcati il personale della Croce rossa italiana e 181 migranti arrivati da Porto Empedocle e provenienti da Lampedusa.
Il trasbordo dei migranti è avvenuto al largo. Dopo la conclusione delle operazioni, le stesse eseguite a maggio con le navi Alan Kurdi e Aita Mari, la nave quarantena farà rotta per Lampedusa, dove resterà in rada.
Il tweet di Sea Watch
"È iniziato il trasbordo di 353 persone da Sea Watch 4 alla nave in cui effettueranno un periodo di quarantena al largo di Palermo. Sono passate quasi 2 settimane dal nostro primo soccorso e le persone a bordo, fra cui donne e bambini, sono ormai stremate". Lo scrive la ong tedesca sul proprio profilo Twitter.
"Ci auguriamo - afferma la portavoce della ong tedesca, Giorgia Linardi - che il governo non intraprenda iniziative vessatorie nei confronti della Sea Watch 4 come fatto con la Sea Watch 3 ed altre navi umanitarie che hanno effettuato soccorsi negli ultimi mesi". "Ci chiediamo - aggiunge - come non venga ancora compreso che è provato che le Ong non costituiscono un fattore di attrazione nelle partenze, come dimostrato dalle migliaia di persone che si sono riversate sulle nostre coste e hanno tentato di attraversare il mare. Crediamo - sottolinea la portavoce - di costituire un importante elemento di decompressione che può salvare vite umane, evitando inutili agonie, ore e giorni giorni in mare senza essere soccorse e riducendo il numero degli arrivi autonomi a Lampedusa. Il lavoro delle Ong - osserva Giorgia Linardi - garantisce il soccorso di vite umane in maniera più sicura e anche più controllata per quanto riguarda la potenziale diffusione dei contagi da Covid-19: quotidianamente nostri medici riforniscono alle autorità rapporti medici, misurano la temperatura corporea, le persone a bordo sono divise per soccorso e i casi asintomatici sono isolati".
Musumeci a Palazzo Chigi: “Non mi faccio illusioni”
Al via intanto la riunione a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, il governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci e il sindaco di Lampedusa Totò Martello. All'incontro, che sul tavolo vede il dossier migranti, partecipano i ministri Roberto Gualtieri, Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Paola De Micheli e, in videocollegamento, Luigi Di Maio.
"Le stesse richieste avanzate con l'ordinanza le riproporremo e vedremo quali saranno le risposte. Non ho chiesto poteri speciali ma di atto del diritto sanitario di siciliani e migranti. Non mi faccio molte illusioni", ha detto Musumeci prima di entrare a Palazzo Chigi.
"Noi ci aspettiamo tanto dall'incontro di stasera, attendiamo di vedere cosa dice il governo", ha affermato invece il sindaco di Lampedusa Totò Martello. Musumeci, ha detto in merito alla contestata ordinanza regionale, "chiede cose che riguardano la Sicilia, io cose specifiche per Lampedusa. Sull'ordinanza non si tratta di essere d'accordo o meno, di sicuro ha contribuito a mettere al centro dell'attenzione il problema dell'immigrazione che in questo momento era stato messo sotto al tappeto".
Sbarcati a Pozzallo 18 naufraghi
Sono sbarcati in mattinata a Pozzallo (Ragusa) i 18 migranti soccorsi l'altro ieri dalla Asso 29, nave che lavora per le piattaforme petrolifere davanti alle coste libiche. Si tratta, fa sapere Mediterranea saving humans dalla Mare Jonio che si trova proprio nel porto siciliano pronta a partire per una nuova missione, "di 15 uomini, una donna e due bambini, recuperati dal mare quando il barchino su cui si trovavano alla deriva si era già rovesciato, poche miglia a sud della piattaforma di Sabratha. Una volta imbarcati sulla Asso i naufraghi hanno raccontato che in mare erano sparite tra le onde altre tre persone, tra cui una ragazza del Benin, che si trovavano prima a bordo". "Lo ripetiamo, ancora una volta, dal porto di Pozzallo: bisogna - aggiunge la ong - aprire subito corridoi umanitari per evacuare dalla Libia tutte quelle donne, uomini e bambini ancora prigionieri in quell'inferno".
Il sindaco: “Due migranti positivi”
Due dei 18 migranti arrivati a Pozzallo sono risultati positivi al tampone. Lo rende noto il sindaco Roberto Ammatuna, il quale sottolinea che "non dovranno essere ospitati nell'hotspot ma trasferiti altrove". “Nelle notizie di stampa di ieri, si evidenziava che nell'hotspot non potevano essere ospitati immigrati affetti dal Coronavirus", ha aggiunto.
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