Il Comune ha presentato in mattinata un piano per il superamento della criticità, che prevede la sepoltura di circa trecento salme entro i primi giorni di agosto
"Entro i primi giorni di agosto contiamo di rendere disponibili circa 300 posti per smaltire il numero di salme in deposito al cimitero dei Rotoli”. L’assessore al Bilancio e partecipate con delega ai Cimiteri del Comune di Palermo, Roberto D’Agostino, ha illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa presso il Palazzo delle Aquile, il piano varato dall’amministrazione comunale per superare l’emergenza nata dalla presenza di circa cinquecento salme in attesa di inumazione presso il cimitero di Santa Maria dei Rotoli. "In questi mesi abbiamo dovuto affrontare anche eventi spiacevoli, denunce ed alcuni cambi ai vertici dirigenziali”, ha sottolineato l’assessore.
“Individuate 156 nicchie”
“Le cinquecento salme a deposito - ha spiegato D’Agostino - appartengono a tre diverse tipologie: trecento circa sono quelle destinate al seppellimento a terra, circa cento sono quelle destinate agli ipogei e la parte rimanente è costituita dalla cosiddetta raccolta resti. Prima della rottura del forno crematorio, eravamo in linea con le salme da cremare, circa 6 al giorno per 6 giorni di cremazioni a settimana”. Entro gli inizi di agosto, come detto, il Comune punta a inumare circa trecento salme, partendo da “156 nicchie individuate e già liberabili, cioè con salme di età superiore ai trent'anni, in cui contiamo di spostare altrettante salme presenti in deposito, nel più breve tempo possibile”, ha specificato.
Il piano del Comune
D’Agostino ha poi spiegato come il Comune intende muoversi. “L’amministrazione conta di liberare ulteriori nicchie, con il controllo delle salme con vetustà di ventinove anni e poi, a scalare, di ventotto, ventisette e così via, grazie a un provvedimento emergenziale del sindaco, già predisposto, che consentirà di anticipare il termine dei trent'anni. Il provvedimento - ha detto - verrà a breve sottoposto al vaglio del Consiglio comunale, grazie al quale contiamo di liberare diverse centinaia di altri posti”.
"Abbiamo, inoltre, l'intenzione di incentivare la cremazione, faremo in modo che si ribalti il rapporto tra i costi di cremazione e di inumazione, rendendo la prima economicamente più vantaggiosa rispetto alla tradizionale inumazione, auspicando in tal modo - ha concluso D'Agostino - di superare anche antiche ritrosie correlate al credo religioso”.