A dare l'allarme alla guardia costiera era stata la biologa Monica Blasi, che nell'isola gestisce un centro di studio dei cetacei e delle tartarughe
Rimasto intrappolato in una rete da pesca al largo di Salina, nelle Eolie, un capodoglio è stato soccorso e liberato. A dare l'allarme alla guardia costiera era stata la biologa Monica Blasi, che nell'isola gestisce un centro di studio dei cetacei e delle tartarughe.
La ricostruzione dei fatti
La biologa con i suoi collaboratori era in navigazione verso Stromboli per effettuare il periodico controllo dei siti di nidificazione delle tartarughe marine. A sei miglia a nord-est di Salina ha avvistato in superficie un capodoglio maschio di circa 10 metri con la pinna codale completamente avvolta in una rete da pesca. La capitaneria ha inviato in zona una motovedetta e ha chiesto aiuto a una squadra di subacquei locali che hanno rimosso la rete lasciando l'animale libero di muoversi. La rete da pesca recuperata a bordo dell'unità militare è stata confiscata perché usata illegalmente per la cattura di specie ittiche come tonno e pesce spada. Il capodoglio è stato monitorato in mare per un po' e poi è stato lasciato libero di unirsi ad altri tre esemplari che lo avevano atteso a distanza.