Le indagini sono scattate lo scorso 18enne in seguito all’arresto di un 39enne mentre riceveva da un giovane laureando in architettura alcune centinaia di euro. Il ragazzo voleva avviare un’attività imprenditoriale, ma sui finanziamenti gli erano stati imposti tassi mensili sino al 100 per cento
I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Palermo nei confronti del 43enne G.C., accusato di usura ed estorsione.
Le indagini
Le indagini sono state avviate lo scorso 18 dicembre quanto è stato arrestato il 39enne C.F., scoperto dai militari mentre riceveva alcune centinaia di euro a parziale restituzione degli interessi su un prestito da un giovane laureando in architettura. La vittima, secondo quanto ricostruito dai finanzieri voleva avviare un'attività imprenditoriale, ma era caduto nella rete degli usurai che gli avevano erogato finanziamenti applicando tassi mensili esorbitanti, sino al 100 per cento (per un totale di 1.200 per cento annuo). Non riuscendo a mantenere gli impegni, il giovane era stato minacciato di ritorsioni nei suoi confronti e della sua famiglia.
La denuncia
Grazie alla coraggiosa denuncia presentata dalla vittima, in seguito supportata da un'associazione antiusura, nel dicembre scorso gli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria erano riusciti, in pochi giorni, ad acquisire gli elementi che consentivano di pervenire all'arresto dell'usuraio in flagranza di reato. Sulla base delle indagini svolte anche nelle fasi successive, è stato inoltre possibile accertare le responsabilità del 43enne, che avrebbe dato i soldi in prestito alla vittima e che utilizzava il 39enne per chiedere il rientro del denaro.