Vittoria, investì e uccise due cuginetti: condannato a nove anni

Sicilia

Alla guida del suo suv ha travolto i due cuginetti Alessio e Simone D'Alessio mentre stavano giocando davanti all'uscio di casa. Il pm aveva chiesto 10 anni

È stato condannato a nove anni anni di carcere Rosario Greco, l'uomo di 37 anni che l'11 luglio 2019, mentre era alla guida del suo suv, ha travolto e ucciso i due cuginetti Alessio e Simone mentre stavano giocando davanti all'uscio di casa. Il pm Fabio D'Anna aveva chiesto 10 anni. La decisione - inferiore di un anno rispetto alla richiesta del pm, in forza anche del rito abbreviato - è stata presa dal Gup di Ragusa, Ivano Infarinato. A Greco è stata anche confiscata l'auto mentre il risarcimento per il comune di Vittoria, che si era costituito parte civile e aveva chiesto un milione di euro, avverrà in separata sede con un nuovo giudizio civile.

La condanna

Rosario Greco al momento della sentenza non era in aula. Erano presenti invece i genitori dei due bambini e gli zii. L'imputato è accusato di omicidio stradale plurimo aggravato dall'alterazione psicofisica dovuta all'utilizzo di sostanze alcoliche e stupefacenti. L'uomo aveva scelto il rito abbreviato e quindi ha potuto contare su una riduzione della pen. Il Gup, partendo da una condanna di 13 anni e sei mesi, è arrivato alla sentenza finale di nove anni.

Il padre: "Condanna poco severa"

"Il giudice ha fatto un ulteriore sconto rispetto alla richiesta del pm - ha commentato il padre di Simone -. Non sono queste le pene che si applicano a un criminale. Ci saremmo aspettati una condanna più severa per la morte di due bambini trucidati sul portone di casa".

L'avvocato dei genitori: "Legge da cambiare"

La condanna ripropone il problema della commisurabilità della pena al reato di omicidio stradale. Lo afferma l'avvocato dei due genitori D'Antonio, Daniele Scrofani, che nel processo a Rosario Greco erano parti offese: "Il problema di questa vicenda non è la pena, ma la legge. Il caso è stato trattato come omicidio stradale, seppure con l'aggravante per l'imputato dell'alterazione psicofisica dovuta all'utilizzo di sostanze alcoliche e stupefacenti. L'insoddisfazione dei genitori per la condanna a 9 anni dell'autore è sul fatto che il sacrificio dei loro figli sarebbe stata un'occasione per modificare la normativa e prevedere un'ipotesi diversa, intitolando la nuova legge ai cuginetti come hanno promesso molti politici che sono venuti a Vittoria dopo l'incidente. Chiaramente per i familiari qualsiasi pena non è rispondente alla loro doverosa sete di giustizia".

Commissario straordinario Comune Vittoria: "Dura lex, sed lex"

"Le sentenze non si commentano ma si eseguono. 'Dura lex, sed lex'. Piuttosto la responsabilità è di chi ha voluto tipizzare l'omicidio stradale e l'ammisione automatica al rito abbreviato. La vera giustizia Alessio e Simone la troveranno in Paradiso". Ha commentato così il verdetto il il commissario straordinario del Comune di Vittoria, Filippo Dispenza.

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