Donna uccisa nel Palermitano, nipote: “100mila euro per omicidio zia”

Sicilia
Immagine di archivio (ANSA)

La 47enne, davanti al gip di Termini Imerese, ha dichiarato: “Erano soldi che avevo messo da parte per un appartamento. Sono davvero pentita”. Gli altri 2 soggetti, accusati di essere gli esecutori materiali del delitto, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

"Voglio chiarire che ho consegnato 100 mila euro in contanti per l'omicidio di mia zia. Erano soldi che avevo messo da parte per comprare un appartamento. Sono davvero pentita per tutto quello che ho fatto e voglio un supporto psicologico, perché so che passerò il resto della mia vita in carcere". Ha dichiarato questo la 39enne M.F.C., accusata di aver organizzato l'omicidio della zia 47enne Maria Angela Corona (nelle campagne tra Bagheria e Ciminna, nel Palermitano), al gip di Termini Imerese (in provincia di Palermo), Angela Lo Piparo, durante l'interrogatorio di garanzia. La donna è stata trasportata nel palazzo di giustizia in ambulanza. Assistita dall'avvocato Maria Francesca D'Amico, ha risposto alle domande, spesso tra le lacrime. Il 22enne ivoriano G.M.D. e il 28enne maliano T.S., accusati di essere i due esecutori materiali del delitto, si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere. I due indagati sono difesi dagli avvocati Michelangelo Zito e Gabriele Lipani.

L’avvocato della nipote: "Ha ammesso le responsabilità”

L’avvocato della nipote della vittima ha affermato: "Ha ammesso tutte le responsabilità e si è detta pentita per quanto ha organizzato. Ha soltanto voluto puntualizzare quanto ha versato per fare compiere l'omicidio". Dopo l'interrogatorio, la donna è stata portata di nuovo all'ospedale Civico di Palermo, al centro grandi ustioni, dove si trova ricoverata per le ustioni alle gambe.  

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