Coronavirus in Sicilia, a Catania sequestrate 10mila mascherine

Sicilia
Foto di Archivio (Agenzia Fotogramma)

I prodotti non riportavano le indicazioni previste dalla normativa sulla sicurezza. Il titolare dell'attività commerciale è stato segnalato alla Camera di commercio. Ad oggi i casi accertati in Regione sono 188

In provincia di Catania, a Misterbianco, la guardia di finanza ha sequestrato 10mila mascherine trovate in un deposito. Non riportavano le indicazioni previste dalla normativa sulla sicurezza dei prodotti. Il titolare dell'attività commerciale, un cittadino cinese, è stato segnalato alla Camera di commercio. Ora rischia una sanzione fino a 200mila euro. 188 i casi accertati in Regione. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

I dati in Sicilia

Sono 188, 32 più di ieri, le persone risultate positive al coronavirus in Sicilia fino ad ora. Questo il quadro riepilogativo della situazione sull'isola, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale. Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 2.452, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità, invece, 188 campioni. Risultano ricoverati 71 pazienti (16 a Palermo, 33 a Catania, sette a Messina, uno a Caltanissetta, due ad Agrigento, due a Enna, sei a Siracusa e quattro a Trapani) di cui 15 in terapia intensiva, mentre 108 sono in isolamento domiciliare, sette sono guariti (due a Palermo e Agrigento, uno a Enna, Messina e Ragusa) e due deceduti. Questa la divisione dei pazienti riscontrati positivi in Sicilia nelle varie province: Agrigento, 20; Caltanissetta, 2; Catania, 91; Enna, 2; Messina, 10; Palermo, 33; Ragusa, 4; Siracusa, 15; Trapani, 11.

Musumeci: "Esercito per contrastare gli arrivi dal Nord"

Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha sollecitato "l'intervento dell'Esercito" per "contrastare gli arrivi dal Nord Italia" nell'isola. La proposta è stata lanciata dal Governatore nel corso della trasmissione "Mezz'ora in più" su Rai3. "I prefetti sono stati avvertiti - dice Musumeci - si tratta di destinare una parte dei soldati che già sono su strada ai controlli nei punti di arrivo in Sicilia". Ieri il presidente della Regione aveva espresso preoccupazione per il rientro di oltre 31 mila persone in pochi giorni provenienti dal Nord Italia, sollecitando al ministro dell'Interno Lamorgese "maggiori controlli".

Palermo, verso riapertura Ortofrutticolo e Ittico 

Invece, a Palermo, sono proseguiti fino a ieri sera a i contatti fra gli uffici dell'Amministrazione comunale, la prefettura, le forze dell'ordine e i concessionari che operano all'interno dei mercati ittico e del mercato ortofrutticolo per individuare le modalità di attuazione del Dpcm dell'11 marzo e dell'Ordinanza regionale di ieri al fine di non danneggiare l'approvvigionamento alimentare della città. Lunedì mattina, quando i due mercati saranno chiusi, si verificherà la concreta attuabilità del piano che prevede l'impiego di personale comunale e delle forze dell'ordine per il controllo degli accessi.

Sciacca, 19 casi positivi in ospedale

"L'entità dell'allarme sul nostro territorio, dopo i 19 casi di contagio da coronavirus all'ospedale di Sciacca (Agrigento), richiede le stesse misure di tutela sanitaria approntate nel Lodigiano e del Veneto". A sostenerlo oggi sono i sindaci di 17 comuni del versante occidentale della provincia di Agrigento, i quali si sono rivolti alle massime autorità dello Stato per manifestare preoccupazione per quella che hanno definito "la condizione di incalzante emergenza che si sta determinando per la potenziale diffusione del contagio". I primi cittadini di Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santo Stefano Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula rivolgono il loro appello anche al presidente della Repubblica, invocando massima attenzione sulla "inderogabile necessità di arginare l'attuale espansione dell'epidemia in questa parte della provincia".

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