La corte d'Appello di Caltanissetta ha respinto la richiesta avanzata dai legali dei boss Salvatore Madonia e Vittorio Tutino, già condannati all'ergastolo per la strage di via D'Amelio
La corte d'Appello di Caltanissetta ha respinto l'istanza di ricusazione del presidente della Corte d'assise d'appello e del giudice a latere del collegio che celebra il processo d'appello sulla strage di Capaci, presentata dai legali dei boss Salvatore Madonia e Vittorio Tutino. I due magistrati, secondo la difesa dei mafiosi, sarebbero stati incompatibili perché hanno celebrato e definito il cosiddetto processo 'Borsellino quater' pronunciandosi sulla responsabilità di Madonia e Tutino. Entrambi i boss sono stati condannati all'ergastolo per la strage di via D'Amelio costata la vita al giudice Paolo Borsellino e agli agenti della scorta.
La decisione dei giudici
"Non sussiste, allo stato, alcuna ragione per ritenere che i giudici ricusati siano incorsi. almeno per il momento, in una pregiudicante espressione di convincimento pregiudizievole per la trattazione e definizione del secondo processo", scrive la Corte nel provvedimento che rigetta l'istanza di ricusazione. Per i giudici, inoltre, il fatto che i magistrati in altro processo si siano espressi sul ruolo dei due boss nella deliberazione delle stragi del '92 non determina di per sé astrattamente una specifica ragione di incompatibilità.