Catania, chiedeva denaro per esami inutili: arrestato medico
SiciliaÈ accusato di aver chiesto a genitori di neonati prematuri soldi per effettuare esami che prospettava come necessari per valutare le condizioni di salute dei loro figli
Arrestato a Catania un dirigente medico in servizio nel Reparto di Neonatologia dell'ospedale San Marco. L'uomo, A. R., è stato bloccato dalla Polizia, su delega della Procura della Repubblica etnea, con l'accusa di aver chiesto a genitori di neonati prematuri somme di denaro per effettuare esami inutili che prospettava invece come necessari per valutare le condizione di salute dei loro figli. È stato posto agli arresti domiciliari.
Le indagini
Secondo quanto emerso dalle indagini, ci sono stati quattro gravi episodi concussivi, due riusciti e due tentati, tra il settembre e l'ottobre del 2019. Dopo aver effettuato i controlli di routine a spese del Servizio sanitario nazionale, avrebbe prospettato ai genitori dei piccoli pazienti la necessità di effettuare ulteriori ecografie cerebrali, in realtà del tutto inutili, e, approfittando della preoccupazione generata nei genitori, avrebbe intimato loro di eseguire l'esame ecografico in regime "intra moenia", facendosi corrispondere delle somme di denaro e riferendo che in caso contrario si sarebbe rifiutato di eseguire l'esame. Posti di fronte a questa alternativa, i genitori avrebbero eseguito il pagamento della prestazione privata. Proseguono le indagini per l'individuazione di eventuali altre vittime.
Razza, assessore regionale Salute: "Se confermato, gravità inaudita"
"I fatti contestati, qualora fossero confermati, sono di una gravità inaudita - spiega l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza -. Se è vero ciò che sostiene l'autorità giudiziaria, l'episodio in questione getta discredito sull'intero sistema sanitario regionale, danneggiando i tantissimi operatori che quotidianamente operano con onestà e nell'esclusivo interesse della salute dei cittadini, per questo auspico che venga fatta piena luce senza alcuno sconto. Come da prassi e ai sensi del contratto di lavoro - conclude Razza -, l'Azienda attiverà un procedimento disciplinare nei confronti del medico coinvolto nell'inchiesta con sanzioni che potrebbero arrivare fino al licenziamento".
Codacons: "Se Ordine non interviene è complice"
Sul caso si è mobilitato anche il Codacons: "Se saranno confermate le accuse, le gravi azioni pregiudizievoli commesse in danno di genitori di neonati prematuri, dovranno essere sanzionate pesantemente anche dall'Ordine dei Medici di Catania. Se l'Ordine non interverrà, si renderà complice". Secondo l'associazione, la situazione "aprirebbe le porte ai risarcimenti in favore dei genitori dei neonati prematuri per il danno economico e morale subito e per i pericoli di pregiudizio per la salute dei neonati. Se saranno accertati gli illeciti - conclude il Codacons - chiameremo tutti i responsabili a rispondere dei danni provocati".