Mafia, assolto l’ex sindaco di Augusta Massimo Carrubba

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio in merito alle elezioni amministrative e regionali del 2008

Massimo Carrubba, ex sindaco di Augusta, è stato assolto dal tribunale di Siracusa, presieduto da Giuseppina Storaci, dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio perché il fatto non sussiste. L'ex assessore Antonio Luigi Giunta è stato prosciolto dall'accusa di voto di scambio per prescrizione. Carrubba è stato difeso dagli avvocati Attilio Floresta e Francesco Favi, mentre Giunta dall'avvocato Puccio Forestiere.

Il processo

Le accuse riguardavano le elezioni amministrative e regionali del 2008 e i presunti contatti con esponenti del clan Nardo di Lentini. La vicenda ha portato alle dimissioni di Carrubba nel 2012 e allo scioglimento del Comune di Augusta nel 2013 per presunte infiltrazioni mafiose. Il pm Andrea Ursino aveva chiesto la condanna dell'ex primo cittadino a cinque anni di reclusione. Gli altri imputati rispondevano a vario titolo di voto di scambio aggravato.

La sentenza

Nel processo erano coinvolti altri imputati oltre a Carrubba e Giunta. Il tribunale ha assolto perchè il fatto non sussiste Sergio Ortisi, mentre ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di Toni Ortisi, Fabrizio Blandino, l'imprenditore Maurizio Carcione, Marcello Ferro perchè il reato è estinto per prescrizione. È stato deciso di non doversi procedere per prescrizione del reato di voto di scambio per l'ex consigliere comunale Carmelo Trovato e Toni Ortisi. Condannato a tre anni di reclusione e al pagamento di 1200 euro di multa Emanuele Gambuzza, che è stato anche sospeso dal diritto elettorale per la durata della pena e interdetto da tutti i pubblici uffici per cinque anni. Il tribunale ha disposto il non doversi procedere nei confronti di Maurizio Carcione, Salvatore Alessio e Tullio Tedesco per prescrizione del reato.

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