Porto Empedocle, Corte d’Appello assolve l’ex sindaco Lillo Firetto
SiciliaAll'ex primo cittadino e al responsabile dei servizi finanziari del Comune, Salvatore Alesci, si contestava un danno erariale di circa 3 milioni di euro per avere utilizzato in maniera indebita alcuni fondi. Firetto: "Lascio parlare le sentenze"
“Ci sarebbe molto da dire. Lascio invece parlare le sentenze che sono chiare, nette”. Questo il commento di Lillo Firetto, ex primo cittadino di Porto Empedocle e attuale sindaco di Agrigento, assolto, nella giornata di oggi, mercoledì 24 luglio, dalla sezione giurisdizionale di appello della Corte dei conti, assieme all'ex responsabile dei servizi finanziari di Porto Empedocle, Salvatore Alesci. Ai due si contestava un danno erariale di circa 3 milioni di euro per avere utilizzato in maniera indebita alcuni fondi. Secondo l’accusa, si sarebbe trattato di anticipazioni di liquidità - ottenute dalla Cassa Depositi e Prestiti nell'anno 2014 - per far fronte a spese correnti del Comune di Porto Empedocle contravvenendo all'obbligo legale della destinazione dei fondi ricevuti. La sezione giurisdizionale di appello, invece, ha pure escluso qualsiasi responsabilità fra le condotte di Firetto e Alesci e la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune formalizzata dal Consiglio il 12 ottobre del 2016.
Manca la prova
"Manca la prova del nesso di causalità tra l'illegittimo uso delle anticipazioni ed il conseguente dissesto. Occorreva dimostrare, e ciò non è avvenuto, che qualora l'uso delle anticipazioni di liquidità fosse stato legittimo, il dissesto sarebbe stato evitato", scrivono i giudici. La tesi dell’accusa, secondo cui quei soldi sarebbero stati utilizzati per finalità diverse rispetto a quelle previste, erano già state bocciate nell'ottobre del 2018, nel processo di primo grado. Sentenza confermata anche dalla Corte d’Appello, che spiega come "anzitutto, la posizione del sindaco appare, nella fattispecie, confinata entro l'area, propria della funzione di indirizzo politico. Sulla base degli elementi forniti dal responsabile del servizio finanziario, anche egli sottoscrittore. Non vi è stata, o comunque non è stata dimostrata, una qualche ingerenza di questi nella gestione delle somme in questione".