Palermo, peculato: assolto in appello l'ex direttore generale della provincia

Sicilia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

La vicenda processuale si riferisce a un investimento di 30 milioni di euro, compiuto nel 2006 in una società finanziaria poi fallita. Secondo le accuse il politico aveva pilotato l'operazione intascandosi poi la somma

Antonio Caruso, ex direttore generale della provincia di Palermo, è stato assolto dalla Corte di appello del capoluogo siciliano, presieduta da Matteo Frasca, dall'accusa di peculato. La sentenza di primo grado è stata quindi ribaltata: il Gup, al termine del giudizio abbreviato, lo aveva condannato a quattro anni di reclusione.

Le accuse

La vicenda processuale si riferisce a un investimento da 30 milioni di euro, compiuto nel 2006 dalla provincia nella società finanziaria Ibs Forex. La società è fallita nel 2009. Secondo le accuse Caruso, insieme al Cda della Ibs, ha pilotato l'operazione intascandosi poi la somma. I componenti del Cda sono stati processati separatamente per reati legati al fallimento dall'autorità giudiziaria di Como. Nel processo, costato a Caruso la sospensione dall'incarico, la provincia si è costituita parte civile. Secondo la valutazione della Corte, nelle azioni di Caruso non c'è stato alcun dolo. L'ex direttore generale è stato assistito dall'avvocato Enrico Sanseverino.

La condanna della Corte dei Conti

Caruso era stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare 26 milioni 575 mila euro per il danno erariale subito dalla provincia. Per i giudici contabili "i comportamenti tenuti dall'ex direttore generale nella scelta dell'intermediario finanziario, nell'individuazione della tipologia degli investimenti e nella stipula delle concrete clausole contrattuali con la Ibs Forex - avevano scritto i magistrati -, furono caratterizzati da notevoli livelli d'imprudenza, incoerenza, negligenza, violazione delle direttive ricevute, nonché inosservanza dei canoni di saggia amministrazione delle risorse pubbliche, che l'amministrazione aveva affidato alle cure del Caruso, confidando nelle sue capacità manageriali e nella sua esperienza in materia di investimenti finanziari".

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