La minorenne e il giovane si sono conosciuti sui social network e hanno deciso di fuggire insieme e di trasferirsi nell'Agrigentino dove vive lui. La scomparsa della ragazzina è stata subito denunciata dalla famiglia
La Procura di Agrigento ha fermato il 27enne del Mali che martedì 5 giugno è stato trovato dai carabinieri a Raffadali assieme a una 13enne della provincia di Catania, che il giorno prima era fuggita di casa con lui per amore. Il giovane è accusato, oltre che di atti sessuali con minorenne, anche di sottrazione di persone incapaci.
Le accuse all'uomo
Il provvedimento è stato emesso dal sostituto procuratore Gianluca Caputo. Il magistrato ipotizza il reato di atti sessuali con minore di 14 anni e, data l'età della ragazzina, sarebbe irrilevante se ci sia stato o meno il suo consenso. La decisione è stata adottata dopo che la 13enne è stata sentita alla presenza di una psicologa.
Il ritrovamento della ragazzina
La scomparsa era stata denunciata dai genitori ai carabinieri del comando provinciale di Catania, mentre un familiare aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook una richiesta di aiuto per ritrovarla. Le indagini, sottolinea la Procura di Agrigento, sono state "velocissime grazie all'ottimo lavoro svolto dalla stazione dei carabinieri di Raffadali". I carabinieri si erano già mossi nel pomeriggio del 3 giugno. Le indagini, dopo che la ragazzina è stata trovata in una casa di Raffadali, hanno consentito di accertare che l'uomo, residente a Frosinone, aveva conosciuto la ragazza mesi fa attraverso il web, e da quel momento era nata una fitta corrispondenza sui social network. Il maliano è partito dal Lazio per andare nel Catanese, da dove, assieme alla 13enne, si è diretto a Raffadali, dove due suoi connazionali gli hanno fornito un appoggio per dormire.
L'arresto
L'uomo è stato subito trasferito in carcere, in attesa dell'udienza di convalida del fermo. I suoi due connazionali dovranno, invece, rispondere di favoreggiamento personale. La ragazza sta bene ed è stata riaffidata ai genitori.