Siracusa, statue false di Giacometti: fornita la documentazione

Sicilia
Una delle opere di Giacometti (Getty Images)

'Sicilia Musei' ha messo a disposizione tutti i documenti necessari per certificare l'autenticità delle opere dell'artista esposte all'ex convento di San Francesco d'Assisi. Secondo i carabinieri due sculture sarebbero dei falsi d'autore

"'Sicilia Musei' ha fornito tutta la documentazione necessaria ed esaustiva per certificare le opere di Giacometti esposte all'ex convento di San Francesco d'Assisi a Siracusa", ha detto il presidente di 'Sicilia Musei' Gianni Filippini. Le sculture esposte alla mostra 'Ciclopica' sono state sequestrate dai carabinieri della sezione tutela patrimonio culturale di Siracusa, che avrebbero raccolto indizi sulla presunta falsità delle due sculture in bronzo 'Nudo in piedi' e 'Donna che cammina'. Filippini ha consegnato ai carabinieri le schede di prestito delle opere, il contratto con diffusione Italia per la fornitura delle opere e le certificazioni di libera circolazione rilasciate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nonché le polizze assicurative, stipulate rispettivamente per 4,5 e 3,9 milioni di euro. 

Le opere

Le opere fanno parte della collezione della società 'Habitare', tra le principali finanziatrici della fondazione Caponnetto, e sono state esposte in svariate mostre in Italia e all'estero: al palazzo reale di Monza, al grattacielo Pirelli a Milano e al Palazzo del Governatore a Parma. Il Ministero degli Esteri le ha anche esposte nella sede Onu di Ginevra.

Mostra riapre domani

Il curatore della mostra Vincenzo Sanfo ha ricordato che non esiste obbligo di sottoporre al vaglio delle fondazioni le opere di collezionisti privati. La mostra, rimasta chiusa per alcuni giorni, sarà nuovamente aperta al pubblico da domani, mercoledì 5 giugno, e le sculture di Giacometti resteranno regolarmente esposte, assieme agli altri cento pezzi della mostra. "Sicuramente ci è stato arrecato un danno, ma siamo sicuri della qualità della nostra proposta e che la magistratura farà chiarezza in tempi rapidi", ha concluso Filippini. 

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