Il sequestro è stato fatto a Rosario D'Agosta, 66 anni, indicato come esponente vicino alla Stidda prima e contiguo a Cosa nostra poi
A Rosario D'Agosta, 66 anni, indicato come esponente vicino alla Stidda prima e contiguo a Cosa nostra poi, la guardia di finanza ha sequestrato beni per 25 milioni di euro. Il 66enne è ritenuto il monopolista nel Vittoriese, in provincia di Ragusa, fin dagli anni '90 della gestione della commercializzazione e installazione degli apparecchi da gioco "truccati". Il provvedimento riguarda 58 unità immobiliari: appartamenti, garage, magazzini, attività commerciali e terreni nel Ragusano, compresa una villetta sul mare a Scoglitti; tre appartamenti e tre garage in provincia di Varese, tra Caravate e Cocquio-Trevisago; quattro auto.
Le condanne
La contiguità di D'Agosta a Cosa nostra emerge dalla vicenda che lo ha visto condannato in primo grado, nel 2015, a cinque anni di reclusione per le lesioni (inizialmente qualificate come tentato omicidio) procurate nel 2009 a un appartenente alla Stidda. I fatti sarebbero avvenuti in un momento di tensione tra le due organizzazioni criminali contrapposte, con D'Agosta che avrebbe sparato diversi colpi di pistola contro la vittima prima di essere bloccato da altri presenti. Inoltre, il 66enne era stato condannato, nel novembre 2016, a sei mesi di reclusione per minaccia aggravata dal metodo mafioso per avere, nel 2014, minacciato un collaboratore di giustizia.