Operazione contro clan mafioso Fontana, 6 arresti tra Palermo e Milano
SiciliaL’inchiesta, che ha portato al sequestro di due società, ha consentito di scoprire gli investimenti della famiglia nel settore della produzione e distribuzione di caffè
I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazioni sulla Criminalità Organizzata, stanno eseguendo sei ordinanze di custodia cautelare in carcere e il sequestro preventivo di due società. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del tribunale del capoluogo siciliano su richiesta della Dda. L'indagine ha consentito di portare alla luce una vera e propria organizzazione finalizzata a gestire gli investimenti della famiglia mafiosa Fontana della zona Acquasanta Arenella di Palermo nel settore della produzione e distribuzione del caffè. L’operazione, denominata Coffee Break, è stata condotta tra Palermo e Milano, dove i vertici del clan si erano stabiliti, una volta usciti di galera.
Le indagini
L'operazione è nata dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, Vito Galatolo e Silvio Guerrera. L'indagine riguarda una presunta attività di riciclaggio e di reimpiego dei soldi da parte della famiglia mafiosa dell'Acquasanta. Secondo quanto sostenuto dai finanzieri del nucleo di polizia economico e finanziario uno degli arrestati, Giovanni Fontana, avrebbe investito a partire dal 2014 ingenti provviste dell'attività mafiosa della famiglia dedita, secondo gli inquirenti, alla "pratica della riscossione a tappeto delle attività estorsive nella zona di competenza", fra i 150 e i 300 mila euro, nella società Cafè Moka Special di Gaetano Pensavecchia. Soldi utilizzati per avviare una lucrosa attività di produzione e vendita di caffè e realizzare un nuovo impianto produttivo in zona Partanna Mondello. "Gaetano Pensavecchia era consapevole del fatto che i Fontana - dice il comandante del nucleo di polizia economico finanziario della Guardia di Finanza Cosmo Virgilio -, come diceva nelle conversazioni intercettate, sarebbero rimasti sempre soci anche dopo la restituzione del capitale iniziale investito".
Gli arresti
Oltre ai due fratelli Fontana, Rita e Giovanni di 30 e 41 anni, sono finiti in carcere il commercialista Filippo Lo Bianco, Gaetano Pensavecchia imprenditore del caffè, Michele Ferrante e Domenico Passarello. Due società che operano nel settore del commercio del caffè la Cafè Moka Special di Gaetano Pensavecchia e la Masai Caffè Srl, entrambe con sede e stabilimenti a Palermo sono state sequestrate. Nell'operazione sono stati impegnati oltre un centinaio di militari del Nucleo Pef di Palermo e Milano, con il supporto dello Scico di Roma, dei Gruppi di Milano e Palermo. Impiegati anche le unità cinofile e un elicottero della Sezione Aerea di Palermo.