Noto, chiude il reparto di ginecologia: CasaPound occupa l'ospedale

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)
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La dismissione del reparto di ginecologia e ostetricia è stata fissata per mercoledì 10 aprile, i militanti del movimento di estrema destra si sono barricati nell'ospedale Trigona in segno di protesta 

Alcuni militanti di CasaPound hanno occupato, nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 aprile, l'ospedale Trigona di Noto barricandosi all'interno. Si tratta di un gesto di protesta legato alla chiusura dei reparti di ginecologia e ostetricia, che da mercoledì avrebbero dovuto essere dismessi.

La protesta del movimento di estrema destra

"Pezzi importanti della città, nei suoi servizi e nel suo patrimonio, stanno sparendo e con essi anche l'ospedale Trigona. La causa? Le politiche miopi e d'affaccio delle istituzioni incapaci di tutelare servizi essenziali del nostro territorio", afferma in una nota Andrea Azzaro Insenga, coordinatore locale del movimento neofascista. "La rifunzionalizzazione della rete ospedaliera regionale, a dispetto delle necessità, sembra vedere ineluttabilmente penalizzata la zona sud della Provincia di Siracusa. Noi non ci stiamo. Abbiamo deciso di intervenire in maniera drastica accanto a quella parte di città che da giorni sta manifestando con un presidio permanente presso il nosocomio, occupando il reparto di ostetricia e ginecologia, ultimo chiuso in ordine di tempo al fine di portare ad un livello superiore la protesta. Non interrompiamo alcun pubblico servizio, anzi, ci battiamo affinché ciò non avvenga in maniera permanente con la dismissione in atto del reparto. Si tratta di un'azione pacifica ma allo stesso tempo determinata a raggiungere in extremis - conclude il coordinatore di CasaPound - i risultati che le istituzioni locali non sono riuscite ad ottenere creando un danno irreparabile alla cittadinanza".

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