Palermo, consiglieri assunti per rimborso stipendio: scatta sequestro

Sicilia
Foto di Archivio (ANSA)

Giovanni Geloso e Girolamo Russo, consiglieri comunali di Palermo dal 2012 al 2017, avrebbero simulato rapporti di lavoro dipendente al fine di ottenere rimborsi disposti dal Comune. Orlando: "Ci costituiamo parte civile"

Sarebbero stati assunti, in maniera fittizia, nelle società di alcuni parenti al solo fine di ottenere il rimborso degli stipendi dal Comune di Palermo. La guardia di finanza ha disposto il sequestro fino a 200mila euro nei confronti di un ex consigliere comunale, Giovanni Geloso, della sorella Antonia, e di un consigliere tuttora in carica, Girolamo 'Mimmo' Russo, oltre che di Daniela Indelicato, accusati a vario titolo dei reati di truffa ai danni dello Stato e falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico. Il sindaco Leoluca Orlando ha annunciato che l'amministrazione comunale si costituirà parte civile nei confronti del consigliere Mimmo Russo.

Le indagini

In base alle indagini della polizia giudiziaria, Giovanni Geloso e Girolamo Russo, consiglieri comunali di Palermo dal 2012 al 2017, avrebbero simulato, con la complicità dei loro apparenti datori di lavoro, rispettivamente Antonia Geloso e Daniela Indelicato, rapporti di lavoro dipendente al fine di ottenere rimborsi disposti dal Comune di Palermo. L'attività investigativa è stata condotta anche attraverso l'acquisizione di documenti presso le società e il Comune e accertamenti bancari. Sono stati sentiti anche i dipendenti delle società dove avrebbero prestato servizio i due consiglieri. 

L'assunzione di Giovanni Geloso

Giovanni Geloso era stato assunto a gennaio 2015 con contratto a tempo indeterminato dalla S.E.T. Sistemi Elettrici Tecnologici srl (amministrata da sua sorella,) e, a fronte di tale rapporto di impiego, la S.E.T. srl aveva richiesto al Comune di Palermo (e poi ottenuto) il rimborso di circa 60mila euro. I dipendenti effettivi della società, sentiti dai finanzieri hanno riferito che il consigliere comunale non avesse mai lavorato per la S.e.t. srl.

L'assunzione di Girolamo Russo

Da parte sua, Girolamo Russo risultava essere dipendente di due associazioni (la Fenalca Interprovinciale Sicilia da luglio 2012 e l'Ampi Interprovinciale di Palermo a partire da ottobre 2013), entrambe amministrate da Daniela Indelicato e, a fronte del rapporto d'impiego con la sola Ampi, il Comune di Palermo aveva erogato rimborsi per circa 136mila euro. 

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