Palermo, incendiata l'auto di un'attivista di Libera

Sicilia
Il corteo organizzato da Libera a Palermo (ANSA)

Chiara Natoli, giovedì scorso, in occasione della giornata in memoria delle vittime della mafia, aveva guidato il corteo organizzato nel capoluogo siciliano. L'episodio è riportato dal quotidiano La Repubblica 

Giovedì scorso, in occasione della giornata in memoria delle vittime della mafia, aveva guidato il corteo organizzato da Libera a Palermo. Il giorno dopo, nel cuore della notte, le hanno bruciato l'auto che era parcheggiata sotto casa. Vittima dell'atto intimidatorio è Chiara Natoli, la giovane attivista di Libera che era stata anche intervistata da Rai 3, come ricostruisce oggi il quotidiano La Repubblica. "Ricordare le vittime della mafia - aveva dichiarato - vuol dire impegnarsi concretamente per i diritti e la giustizia sociale".

Indagini in corso sull’attentato

L’atto incendiario, che ha distrutto la vettura, una Nissan Pixo, è avvenuto a pochi passi dalla caserma della guardia di finanza che si trova nel popolare quartiere del Borgo Vecchio, di fronte al porto. Sull'attentato sono in corso indagini della polizia che sta visionando le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza della zona. "Una sfida per tutti noi - ripete don Luigi Ciotti, fondatore di Libera - ma noi siamo molti di più. Giovedì, c'erano quasi ventimila studenti nel centro di Palermo, mentre venivano letti i nomi delle 1.011 vittime della mafia".

Le parole del sottosegretario all'Interno

"Un grave clima si registra a Palermo, dove è in atto un proprio e vero conflitto fra Stato e mafia. Esprimo l'assoluta vicinanza mia e dello Stato a Chiara Natoli, attivista dell'associazione 'Libera' di Palermo, dove la sua auto è stata data alle fiamme. L'intimidazione è avvenuta proprio all'indomani della Giornata dedicata alle vittime di mafia, il 21 marzo, quando anche a Palermo c'è stata una grande manifestazione". Così il sottosegretario di Stato all'Interno Luigi Gaetti. "A Palermo la mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano deprecabile e come tutti i fatti umani dello stesso tenore deve essere stroncato. Ancora un grazie a Chiara Natoli a Libera e a tutte le persone hanno deciso di stare dalla parte dello Stato", ha concluso Gaetti.

Il commento di Chiara Natoli

Numerosi gli attestati di solidarietà giunti a Natoli dalle varie forze politiche. "Ringrazio tutti per la vicinanza e il sostegno - ha detto l'attivista -. Le indagini sono in corso e nutro massima fiducia nei confronti delle forze dell'ordine e della magistratura che si stanno adoperando per individuare i responsabili". "In particolare - aggiunge Natoli- ringrazio la prefetta che sin dalle prime ore mi ha espresso personalmente la vicinanza dello Stato. In attesa delle verifiche ribadisco che quelle fiamme non erano rivolte solo a me, ma colpiscono tutta Libera e i tantissimi che il 21 marzo sono stati con noi in piazza. Un Noi che a Palermo e in Sicilia sta facendo rifiorire una nuova primavera. Una primavera che nessuna incendio, nessuna intimidazione può fermare".

Le parole del sindaco di Palermo Leoluca Orlando

"Piena e affettuosa solidarietà a Chiara Natoli e a Libera per il grave atto compiuto stanotte, a pochi giorni dalla importante Giornata della memoria che ha portato migliaia di palermitani in piazza", afferma il sindaco Leoluca Orlando "a nome personale e di tutta la giunta comunale", sottolineando come "proprio quella manifestazione è la conferma che la mafia è sempre più minoritaria nella società e nella cultura dei palermitani. Una condizione di marginalità sociale che spinge ad attaccare con violenza proprio coloro che, come Chiara, animano l'azione civile e culturale del movimento antimafia". "Confido - conclude il sindaco - che da parte degli inquirenti siano adottati tutti i provvedimenti necessari ad assicurare alla Giustizia gli autori di questo gesto vile e sono certo che Chiara, cui non mancherà il nostro sostegno, non arretrerà nel proprio impegno".

Le parole di Musumeci

"A Chiara Natoli giungano la vicinanza e la solidarietà del governo regionale, oltre all'incoraggiamento nel proseguire l'impegno contro ogni forma di illegalità. Auspico che le forze dell'ordine, in tempi rapidi, possano fare chiarezza sull'episodio, restituendo così serenità alla giovane attivista di Libera". Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. 

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