Valledolmo, notaio sfrutta operai: arrestato per caporalato

Sicilia
Foto di Archivio (Agenzia Fotogramma)

Il notaio, Gianfranco Pulvino di 52 anni, è accusato di sfruttamento del lavoro, caporalato, estorsione in concorso con un proprio collaboratore, quest'ultimo indagato in stato di libertà

Un notaio, Gianfranco Pulvino di 52 anni di Valledolmo (Palermo), è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di sfruttamento del lavoro, caporalato, estorsione in concorso con un proprio collaboratore, quest'ultimo indagato in stato di libertà. 

L'attività investigativa

Le indagini sono iniziate nel luglio del 2018, quando i militari hanno scoperto che nel territorio di Valledolmo alcuni operai agricoli sarebbero stati sfruttati e costretti ad accettare, anche con minacce, retribuzioni inferiori di quanto previsto dal contratto, di appena 25 euro giornalieri, rispetto ai 65 euro riportati solo formalmente nelle buste paga.

La ricostruzione dei fatti

Gestore di un'azienda agricola formalmente intestata all'anziana madre con terreni sparsi in Valledolmo, Caltavuturo, Sclafani Bagni e Vallelunga Pratameno, il notaio avrebbe sfruttato gli operai facendoli lavorare 12-13 ore al giorno, senza maggiorazioni per il lavoro straordinario, notturno o festivo e, approfittando del loro stato di bisogno. Inoltre, i militari hanno riscontrato che Pulvino avrebbe costretto i lavoratori, dietro minaccia del licenziamento, a restituire in contanti parte delle somme loro corrisposte con gli assegni mensili, apparentemente rispondenti alle previste buste paga, facendoli persino accompagnare in banca dal suo fidato collaboratore per incassare gli assegni e subito restituire le somme pretese. 

I più letti