Sono finiti in manette tre pregiudicati, accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi clandestine e danneggiamento tramite incendio
Tre pregiudicati di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, sono stati arrestati dalla polizia in quanto accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi clandestine e danneggiamento tramite incendio. Si tratta di Gaetano e Pasquale Bergamo, di 40 e di 21 anni, destinatari di due ordini di custodia cautelare in carcere, entrambi rinchiusi a Gela - dove il 40enne già si trovava per altra causa - e di Giovanni Galanti, di 28 anni, messo agli arresti domiciliari.
Gli arresti
A Gaetano Bergamo, già in carcere, è stata notificata l'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile di diversi episodi di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e di detenzione illegale di armi clandestine. A suo carico è stata, inoltre, applicata la misura degli arresti domiciliari per il reato di danneggiamento seguito da incendio. Pasquale Bergamo, anche lui condotto in carcere, è ritenuto responsabile di diversi episodi di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e di detenzione illegale di armi clandestine. Galanti è stato posto agli arresti domiciliari per il reato di danneggiamento e incendio.
Gli incendi
Tra dicembre 2017 e febbraio 2018, nel territorio di Niscemi si sono susseguiti diversi episodi di danneggiamento, ad auto e abitazioni, seguiti da un incendio. Gli inquirenti hanno raccolto elementi probatori, incrociando e analizzando i dati emersi dalle intercettazioni telefoniche, ambientali e dalle immagini registrate da sistemi di videoriprese, che hanno consentito di far luce su due episodi di danneggiamento. Nel primo, verificatosi nel gennaio 2018, sono state danneggiate due autovetture parcheggiate sulla strada, in seguito è scoppiato un incendio di vaste proporzioni che ha interessato anche un immobile abitato, mettendo così a rischio la vita di ignari cittadini. Il secondo, avvenuto due giorni dopo, ha visto andare distrutta un'autovettura. Anche in questo caso è stata messa a rischio la vita di persone innocenti perché le fiamme hanno colpito un'altra abitazione.
Lo spaccio
Nel corso delle indagini è emersa, inoltre, una fiorente attività di traffico di sostanze stupefacenti, cocaina e marijuana, che ha permesso ai poliziotti di procedere anche ad arresti in flagranza di reato. Tra tutti gli episodi riscontrati, emblematico appare l'episodio che ha condotto all'arresto di due persone trovate in possesso di cocaina. Uno dei due ha tentato di disfarsi della droga sciogliendo la sostanza nella vasca dei pesci rossi, poi morti avvelenati.