Palermo, si pente boss della mafia Francesco Lombardo

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Il capomafia è il secondo membro della famiglia che passa dalla parte dello Stato, dopo il pentimento del figlio Andrea, diventato boss della famiglia dopo l'arresto del padre, avvenuto nel 2012

Il boss mafioso Francesco Lombardo, di Altavilla Milicia, affiliato di Cosa nostra, è diventato collaboratore di giustizia. La notizia è stata resa nota in aula nel pomeriggio di oggi, giovedì 7 gennaio, dallo stesso Lombardo, che ha anche annunciato di aver cambiato il difensore durante l'udienza del processo in cui è imputato di mafia ed estorsione. 

Il figlio Andrea già pentito

Si tratta della seconda 'defezione' nella famiglia: qualche mese fa era passato tra i ranghi dei pentiti il figlio Andrea, anche lui uomo d'onore. Era stato lui a lanciare un appello al padre, nel corso del processo in cui è imputato di omicidio, perché diventasse pentito di mafia come lui.  

Figlio succeduto al padre

Lombardo è stato arrestato nel 2012. A prendere il suo posto al vertice della famiglia è stato il figlio, che per due anni ha tenuto le redini del clan, per poi finire in manette nell'ambito dell'inchiesta 'Reset'. Tre mesi fa il rampollo è passato dalla parte dello Stato. Il padre lo ha seguito e ha cominciato a collaborare con l'aggiunto Salvo De Luca e la PM Francesca Mazzocco. 

In pochi mesi tre pentiti

Si tratta in pochi mesi del terzo capomafia del Palermitano che decide di parlare con i magistrati: dopo il 'blitz Cupola 2.0', che ha svelato la ricostituzione della Commissione Provinciale di Cosa nostra, hanno cominciato a collaborare coi PM il boss di Villabate Francesco Colletti e il padrino di Misilmeri Filippo Bisconti.

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