Palermo, duro colpo alla mafia: 20 condanne e 4 assoluzioni

Sicilia
Foto di archivio (Getty Images)

Al centro delle indagini da cui è nato il processo, gli inquirenti hanno messo Salvatore Profeta, boss mafioso, poi defunto, ritenuto egemone nella borgata di Santa Maria di Gesù 

Venti condanne per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga e quattro assoluzioni, è questo il bilancio del processo di primo grado, che si è svolto con rito abbreviato, nato dall'inchiesta 'Falco'. Con l'operazione, che si è conclusa con gli arresti del novembre 2017, le forze dell'ordine hanno inferto un duro colpo alla mafia palermitana che si stavano riorganizzando. Al centro delle indagini gli inquirenti hanno messo Salvatore Profeta, boss mafioso, poi defunto, ritenuto egemone nella borgata di Santa Maria di Gesù, a Palermo.

Le condanne

I venti imputati condannati in primo grado, indagati a vario titolo per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga, come riportato dal Giornale di Sicilia, sono: Salvatore Binario, condannato a 1 anno e 8 mesi di carcere, Pietro Cocco e Giuseppe Contorno, condannati a 14 anni ciascuno, Giuseppe Gambino, a 12 anni, Natale Giuseppe Gambino a 10 anni, Salvatore Gregoli, a 16 anni, Francesco Immesi a 6 anni, Antonino La Mattina, in continuazione con una sentenza del Gup del 10 maggio 2017, 3 anni, Gaetano Messina a 16 anni, Antonino Palumbo a 14 anni, Gabriele Pedalino a 12 anni, Francesco Pedalino a 10 anni, Pasquale Prestigiacomo a 6 anni, Antonino Profeta a 10 anni, Lorenzo Scarantino a 12 anni, Antonino Tinnirello a 11 anni e 4 mesi, Francesco Vassallo a 8 mesi, Riccardo Muratore a 1 anno, Santino D'Angelo a 8 mesi, Eugenio Di Pieri a 1 anno e 4 mesi. Il giudice ha assolto Salvatore Lo Iacono, Filippo Fascella, Salvatore Fascella e Carlo Di Blasi.

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