Daniele Fragapane, 33 anni, era finito in carcere quattro mesi e mezzo dopo l'operazione antimafia Montagna
Diventa definitivo l'arresto di Daniele Fragapane, 33 anni, di Santa Elisabetta, in provincia di Agrigento. L'uomo era finito in carcere quattro mesi e mezzo dopo l'operazione antimafia Montagna, scattata il 22 gennaio scorso, con l'accusa di essere al soldo del cugino Francesco, presunto capo del nuovo mandamento mafioso. Lo ha deciso la Cassazione, che ha rigettato il ricorso della difesa.
L'arrestato
Quando è scattata l'operazione dei carabinieri, Fragapane si trovava in Belgio dove faceva il calciatore e dirigente della squadra di calcio Roeulx, iscritta in una categoria dilettantistica del campionato belga. A maggio è stato bloccato a Bruxelles ed estradato in esecuzione di un mandato di arresto europeo.
L'accusa
Fragapane sarebbe stato, fra il luglio del 2014 e l'aprile dell'anno successivo il rappresentante della famiglia mafiosa di Santa Elisabetta. A lui era stato affidato l'incarico di sostituire il cugino Francesco, che stava scontando una precedente condanna. Per questo Fragapane sarebbe tornato dal Belgio per gestire le vicende di Cosa Nostra in un periodo particolarmente delicato: in quei mesi, infatti, era stato destituito il favarese Giuseppe Quaranta, che dopo l'arresto del 22 gennaio si è pentito.