In congedo nel Trapanese per accudire madre ma non è vero: condannato

Sicilia
Foto di archivio

Nel processo a un dirigente del Comune di Castelvetrano quest’ultimo si è costituito parte civile. Il giudice ha stabilito un risarcimento danni di 51 mila euro 

Condannato a due anni di reclusione e altrettanti di interdizione dai pubblici uffici, con pena sospesa, per truffa in danno di ente pubblico e falso ideologico. Il giudice monocratico di Marsala, Vito Marcello Saladino, ha condannato Giuseppe Barresi, 62 anni, dirigente del Comune di Castelvetrano in provincia di Trapani ed ex responsabile dell'ufficio anagrafe. Secondo le accuse avrebbe falsamente attestato la coabitazione con la madre anziana di 90 anni, in situazione di grave handicap, per non andare in ufficio, incassando ugualmente lo stipendio grazie alla norma che prevede il congedo straordinario retribuito. Un congedo previsto per un massimo di 24 mesi per i lavoratori che convivono con un parente gravemente disabile.

L’indagine

Dall’indagine, condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di finanza della Procura di Marsala, è emerso che l’uomo avrebbe continuato a vivere a casa sua con moglie e figli e non nell’abitazione della madre, dove invece vive la sorella. Il "falso" cambio di domicilio sarebbe stato ottenuto, secondo l'accusa, grazie ai poteri derivanti dalla sua carica dirigenziale al Comune. Nel processo il Comune di Castelvetrano si è costituito parte civile: il giudice gli ha accordato un risarcimento danni di 51 mila euro. Il congedo straordinario retribuito ottenuto da Barresi è relativo al periodo tra l'1 febbraio 2015 e il 31 gennaio 2017. Tornato in servizio nell'estate 2016, Barresi è stato nominato comandante della Polizia dall'allora sindaco Felice Errante, nonostante il procedimento penale in corso a suo carico.

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