Al via la demolizione di 85 case abusive a Triscina, nel Trapanese

Sicilia
La demolizione a Triscina (ANSA)

Sulle abitazioni pende un'ordinanza di abbattimento dal 1994. Alla guida del Comune, dopo lo scioglimento per mafia nel 2017, c’è una commissione straordinaria 

Al via le demolizioni delle case abusive a Triscina, in provincia di Trapani. Il primo colpo di ruspa è stato dato a un'abitazione di via 125, la cui ordinanza di abbattimento risale al marzo 1994. Sul posto poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani.

I fabbricati

I fabbricati abusivi, dichiarati inammissibili alla sanatoria, sono stati realizzati successivamente al 1976 e nella fascia dei 150 metri dalla battigia che è zona sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta. Le demolizioni vengono eseguite in seguito alle condanne dei loro proprietari per reati edilizi, emessi in un periodo che va dal 1994 al 2014.

L'occupazione abusiva

Alcune di queste abitazioni erano già state abbattute dal Comune già due anni fa. Nonostante fossero stati acquisti dal Comune ai fini della demolizione, molti manufatti sono rimasti però occupati dagli ex proprietari. Per questa ragione l'ente locale ha previsto a loro carico ingenti somme come indennità di occupazione, oltre alle spese per la demolizione. Un paio di ex proprietari, per risparmiare, avevano già provveduto in autonomia alla demolizione dell'abitazione abusiva.

Il bando di gara per abbattere le case abusive

A eseguire i lavori di abbattimento sono le imprese Cogemat srl, di Trapani, e Baronci Salvatore, che si sono aggiudicate il bando di gara del Comune per radere al suolo 85 immobili acquisiti al patrimonio dell'ente locale presentando un ribasso d'asta del 34 %, per un importo di 1.135.539 euro, oltre a oneri per la sicurezza pari a 138.400 euro. Per le demolizioni la commissione straordinaria, alla guida del Comune dopo lo scioglimento per mafia nel giugno 2017, ha ottenuto dalla Cassa depositi e prestiti tre milioni di euro. 

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