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Marsala, violentava pazienti sedate: infermiere condannato in appello

Sicilia
Foto di archivio (Fotogramma)

La condanna a nove anni e sei mesi di reclusione nei confronti di Giuseppe Maurizio Spanò è stata emessa dalla terza sezione penale della Corte d’appello di Palermo 

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Giuseppe Maurizio Spanò, l’infermiere accusato di aver violentato pazienti sedate per esami diagnostici, effettuati in uno studio medico privato di Marsala, è stato condannato in appello a nove anni e sei mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dalla terza sezione penale della Corte d’appello di Palermo. In primo grado, Spanò, 55 anni, era stato condannato a nove anni dal Gup di Marsala Riccardo Alcamo. La sentenza risale al 1 settembre 2017. L’infermiere, il 15 marzo 2016, è stato posto agli arresti domiciliari.

Capace di intendere e di volere

Anche davanti alla Corte d'appello è stata confermata la perizia psichiatrica disposta dai giudici sull'imputato che è stato dichiarato "assolutamente in grado di intendere e di volere". Il processo a Spanò è nato dalla riunione di due procedimenti. Uno era scaturito dalla prima denuncia sporta da una donna che si era risvegliata dalla sedazione prima del previsto e l'altro avviato per sei casi di abusi filmati dalle telecamere successivamente installate dai carabinieri. Dopo sono arrivate le denuncie di altre vittime.