Migranti, sbarco a Pozzallo: arrestati cinque presunti scafisti

Sicilia
L'arresto a Pozzallo (ANSA)

Cinque egiziani sono stati fermati dalla polizia di Stato con l’accusa di essere gli scafisti del barcone approdato due giorni fa nel porto di Pozzallo, Ragusa

Cinque egiziani sono stati fermati dalla polizia di Stato con l’accusa di essere gli scafisti del barcone approdato due giorni fa nel porto di Pozzallo, provincia di Ragusa, dove è stato trainato da un peschereccio. I cinque uomini dovranno rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Secondo quanto riportato, i cinque egiziani formavano l’equipaggio del natante, con 264 migranti a bordo, quasi tutti eritrei. Ciascuno di loro avrebbe pagato 1500 euro per raggiungere l’Italia. Sui cinque indagati la polizia scientifica della Questura di Ragusa ha eseguito accertamenti.

Lo sbarco

Le 264 persone sbarcate a Pozzallo erano partite da Misurata il 22 novembre. Tra queste c'è "una bimba di 15 giorni nata in un hangar senza assistenza medica" e anche "233 eritrei" che "per 1-2 anni" sono stati tenuti "nelle prigioni dei trafficanti" e sono "sopravvissuti a torture, abusi, malnutrizione" con un "riscatto pagato più volte", aveva fatto sapere Unchr Italia. "Loro sono miracolosamente vivi - sottolinea Unchr Italia -. Altri, invece, scomparsi in queste stesse ore. Il soccorso in mare è fondamentale, assieme a un meccanismo sicuro e prevedibile di approdo". “Penso che abbiano vissuto dei momenti molto difficili, è un miracolo che siano arrivati qui”, ha detto a Sky tg24 il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. Intanto Salvini accusa Malta: "Li hanno abbandonati in mare". 

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