Mafia, condannati a 67 anni di carcere quattro boss agrigentini

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Il tribunale, su richiesta della Dda di Palermo rappresentata dal Pm Alessia Sinatra, ha anche chiesto e ottenuto la confisca di una agenzia di pompe funebri gestita dalla famiglia Meli 

Il tribunale di Agrigento ha condannato complessivamente a 67 anni e sei mesi di carcere quattro esponenti delle famiglie mafiose di Camastra e Canicattì, nell’agrigentino. La pena più alta, 22 anni, è stata inflitta al capomafia di Canicattì Lillo Di Caro, mentre sono stati dati 13 anni e sei mesi a Calogero Piombo, ufficialmente titolare di una tabaccheria e ritenuto il cassiere della famiglia di Camastra. È stato condannato a 17 anni e sei mesi Rosario Meli detto il Petaro, boss di Camastra, mentre il figlio Vincenzo ha avuto 14 anni e sei mesi.

Confiscata agenzia di pompe funebri

Il comune di Camastra è stato sciolto per infiltrazioni mafiose ad aprile 2018. Il tribunale, su richiesta della Dda di Palermo rappresentata dal Pm Alessia Sinatra, ha chiesto e ottenuto la confisca di una agenzia di pompe funebri gestita dalla famiglia Meli. L’indagine à stata coordinata dal capo della Dda di Palermo Francesco Lo Voi.

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