Mafia, Palermo: dieci arresti per estorsione

Sicilia
Immagine d'archivio (ANSA)
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Dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite nei confronti di altrettanti indagati. Il giudice ha contestato loro tre estorsioni, ai danni di due esercizi commerciali 

Dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite la scorsa notte dai carabinieri del nucleo investigativo di Palermo, su richiesta della Dda, nei confronti di altrettanti indagati, accusati di estorsione con l’aggravante di aver favorito Cosa nostra. Nello specifico, il giudice ha contestato tre estorsioni, ai danni di due esercizi commerciali.

Le indagini

Le attività illecite sono state ricostruite, a seguito della denuncia delle vittime, anche grazie alla collaborazione del pentito Sergio Macaluso, membro della famiglia mafiosa di Resuttana. Inoltre ha avuto un ruolo di rilievo l’associazione 'Addiopizzo', grazie alla sua rete di sostegno e tutela delle vittime di racket. Le ordinanze sono parte dell’operazione Talea, con cui erano stati colpiti i vertici delle famiglie di Resuttana e San Lorenzo.

Gli arrestati

Le ordinanze di custodia cautelare sono state notificate in carcere a Pietro Salsiera, 60 anni, Giovanni Niosi, 64 anni, arrestati nel blitz "Talea" di 11 mesi fa, e a Giuseppe Fricano, 67 anni, Antonino Siragusa, 48 anni, Antonino Tarallo 45 anni, e Michele Pillitteri, 58 anni, catturati invece nell'operazione "Apocalisse" del 2014. Salvatore Di Maio, 46 anni, era in cella dal 2011 mentre Mario Napoli, 53 anni, era stato preso l'anno prima. Due gli arrestati la scorsa notte dai militari: Antonino Cumbo, 53 anni, e Carlo Giannusa, 49 anni.

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