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Sieropositivo contagiò donne: sarà sentita una consulente

Sicilia
Foto di archivio (Fotogramma)

Al via l'appello. Sarà convocata la virologa Maria Rosaria Capobianchi, che nel primo processo è stata consulente dell'accusa 

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Processo riaperto in appello per Valentino Talluto, il 34enne di origini siciliane, condannato a 24 anni di reclusione in primo grado, con l'accusa di aver contagiato con l'Hiv 32 persone, 25 delle quali si sono costituite parte civile al processo. La prima Corte d'assise d'Appello, infatti, ha deciso di convocare il prossimo 22 novembre la virologa Maria Rosaria Capobianchi, dell'Istituto Spallanzani di Roma, che nel primo processo è stata consulente dell'accusa. Altra novità dell'udienza è emersa dalle parole del PG, Simonetta Matone: “Non mi oppongo al nuovo esame della consulente, ma anticipo fin d'ora che aderirò alle richieste del PM nel processo di primo grado".

Il processo

In primo grado il rappresentante della pubblica accusa aveva chiesto la condanna di Talluto all'ergastolo per epidemia dolosa (reato per il quale era stato assolto per difetto di dolo) e lesioni gravissime. Importante sarà l'esame della dottoressa Capobianchi. La virologa infatti nella sua consulenza epidemiologica aveva detto che "la data del contagio non è rilevabile ad eccezione di quattro soggetti. E risulta dalla sentenza che tre di loro non avrebbero avuto rapporti con Talluto entro 2-3 mesi prima". Complessivamente a Talluto sono stati attribuiti 57 episodi, 32 di contagio diretto o indiretto e 25 scampati grazie alla presenza di anticorpi. Per l'accusa, il giovane sapeva di essere sieropositivo, ma non informava le donne con le quali aveva incontri sessuali.