Sette persone sono state rinviate a giudizio perché non avrebbero prestato aiuto ai naufraghi del barcone con a bordo 500 migranti: 366 erano poi annegati a poche miglia da Lampedusa
Non avrebbero prestato aiuto ai naufraghi del barcone con a bordo circa 500 migranti, 366 dei quali erano poi annegati a poche miglia da Lampedusa il 3 ottobre del 2013. È l’accusa contestata a 7 componenti dell’equipaggio di un peschereccio di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Tutti sono stati rinviati a giudizio per omissione di soccorso. La prima udienza processo, come riporta il quotidiano La Sicilia, si terrà il 3 dicembre prossimo davanti al giudice monocratico Alessandro Quattrocchi.
Imputati sono i mazaresi Matteo Gangitano, Vittorio Cusumano, Alfonso Di Natale e gli extracomunitari Frey Kamoun, Bassirou Ndong, Yakia Asfoun, Mohamed Zegnani. Nel processo si sono costituti parte civile oltre 300 parti lese. Per quel naufragio l’1 luglio del 2015 era stato condannato a 18 anni di reclusione lo scafista per naufragio colposo e morte come causa di un altro delitto.