La giornalista, attraverso un appostamento che risale al marzo 2021, ha scoperto che a Casal di Principe, in corso Umberto 135, in piena pandemia, c'era chi andava a giocare illegalmente in un locale al piano terra
C'è pure lo zampino di una cronista casertana sotto scorta proprio per le minacce ricevuto dal clan dei Casalesi nell'inchiesta dei carabinieri di Caserta e della Dda di Napoli che ieri ha portato all'esecuzione di 37 provvedimenti cautelari anche nei confronti dei figlio di F. B., detto "cicciotto di mezzanotte". Secondo quanto è riportato nell'ordinanza del gip Isabella Iaselli, la cronista, che si chiama Marilena Natale, ha fornito agli investigatori informazioni circa la presenza di una bisca clandestina a Casal di Principe e anche la circostanza che G. B. , figlio di F.B., aveva a disposizione un cellulare in carcere con il quale si metteva costantemente in comunicazione con alcune persone a loro volta ritenute affiliate alla fazione dei Casalesi riconducibile al padre.
La ricostruzione dei fatti
Per quanto riguarda la bisca clandestina, la giornalista, attraverso un appostamento che risale al marzo 2021, ha scoperto che a Casal di Principe, in corso Umberto 135, in piena pandemia, c'era chi andava a giocare illegalmente in un locale al piano terra, dopo avere bussato due volte, e solo due volte, alla porta. I carabinieri eseguirono dei controlli successivamente che portarono all'individuazione di 11 persone. Per quanto riguarda il cellulare, la cronista pubblicò un video su Facebook nel giugno 2021, per rendere nota la circostanza, scatenando una serie di interlocuzioni tra gli affiliati prontamente intercettate e registrate dai carabinieri anche queste inserite nell'ordinanza.