"A questo Governo abbiamo votato sempre contro. Dopodiché, se porterà delle cose positive, voteremo a favore", ha detto a Napoli il leader di Azione
"Noi stiamo costruendo una grande area liberal-democratica che è aperta a Più Europa, ai riformisti del Pd che non trovano più casa nel Pd, alle persone che hanno militato in Forza Italia ma si sono stancate di essere portate sulle posizioni di Salvini, e che deve costruire un grande partito di centro che metta insieme i liberali, i popolari e i riformisti". Così Carlo Calenda, leader di Azione, a margine dell'assemblea nazionale del partito in corso a Napoli. Alla domanda se c'è il rischio che Azione possa diventare una stampella del Governo, Calenda ha risposto: "A questo Governo abbiamo votato sempre contro. Dopodiché, se porterà delle cose positive, voteremo a favore".
Carfagna: "Obiettivo è essere primo partito in Italia"
"L'obiettivo è molto ambizioso ma non impossibile ed è di fare di Azione, grazie a un percorso federativo che sottoporremo all'assemblea, il primo partito italiano. Non è impossibile, ed è un obiettivo necessario perché il nostro Paese ha bisogno di un partito che protegga il Paese e non lo esponga ad avventure, assalti nel buio, finte e improbabili rivoluzioni". Lo ha detto Mara Carfagna, che ha sottolineato "è una grande sfida, una bellissima sfida. Ritengo che diventare presidente di una comunità politica così giovane sia un grande privilegio e una grande responsabilità accompagnare questo partito in un percorso di consolidamento, radicarlo sempre più sul territorio soprattutto dove siamo più fragili e più scoperti''. Carfagna ha evidenziato, inoltre, che il Paese "ha bisogno di un partito che non metta mai in discussione il quadro delle alleanze internazionali di cui facciamo parte, la nostra appartenenza all'Ue. Il nostro Paese ha bisogno di un partito che proponga ma pratichi anche un modello di governo fondato non sugli slogan e sulla propaganda, sulla sollecitazione della paura, ma sulla responsabilità, sul senso dello Stato e del rispetto delle istituzioni". L'ex ministro del Sud e della Coesione territoriale, parlando del ruolo di Azione ha sottolineato che "c'è bisogno di questa grande casa dei liberali, dei popolari, dei riformisti italiani che sono orfani delle case di appartenenza dopo la crisi del bipolarismo. Oggi i due schieramenti sono delle gabbie ideologiche: il bipolarismo aveva un senso quando nel centrodestra prevaleva l'anima moderata e liberale e nel centrosinistra prevaleva quella riformista. Oggi che queste culture fanno da ruota di scorta dei populisti da un lato e dei sovranisti dall'altro, i liberali popolari e riformisti sono orfani delle culture di appartenenza e possono trovare casa in Azione, che è e diventerà sempre di più la grande casa dei popolari e riformisti italiani", ha concluso. (ANSA).
"Moratti è punto di forza, profilo per vincere"
Infine, sempre secondo Carfagna "la candidatura della Moratti è per noi sicuramente un punto di forza e di orgoglio. Questo dimostra quale è la strategia di Azione e di Italia Viva: puntare sulle competenze, sulla capacità, sui risultati che sono stati prodotti dall'azione di governo in questo caso dell'ex assessore lombardo alla Sanità Letizia Moratti. Noi in Lombardia corriamo per vincere non so cosa intenda fare il Pd, forse corre per evitare un'altra scissione, per non scontentare il M5s. Non si capisce quale sia il loro obiettivo. Il nostro obiettivo è vincere e Moratti è il profilo giusto".